macchina del perdono

La macchina del perdono, ecologia per la rinascita

25 Novembre 2021

Lo scrittore e poeta Marco Fortuna ha realizzato la macchina del perdono. Si tratta di un manufatto artigianale in legno, presentato in anteprima a ottobre 2021 a Locarno, in Svizzera, nell’ambito della Giornata dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile.

Il progetto, prova d’autore certificata, vuole essere un progetto ecologico di rinascita e guarigione. Il simbolo di un passaggio interiore e l’inizio di una riflessione profonda su stessi e gli altri. L’uomo e la macchina, a partire dalla rivoluzione industriale, hanno sempre vissuto un rapporto controverso ma complementare. Nell’idea di Marco Fortuna, la “macchina” non sostituisce l’uomo ma diviene il mezzo per elaborare e trasformare i sentimenti negativi in positività e interiorità.

La macchina del perdono vuole condurre chi la utilizza a una profonda riflessione sull’esistenza e i suoi eventi. Perdonare e perdonarsi è, infatti, necessario per vivere pienamente e gioiosamente la propria condizione di uomo. La macchina è un mezzo, un antidoto per guarire e per spingere nuovamente all’altruismo e all’umanità. Ma non solo: è una tentazione e una scoperta.

macchina del perdono

La macchina del perdono: come funziona

La macchina del perdono, costruita interamente in legno, ha una funzionalità molto semplice ma dalla forte valenza simbolica. Il fruitore scrive su un foglietto di carta piantabile (growingpaper) il nome della persona che vuole perdonare e inserisce il foglietto nell’apposita feritoia. Azionando la manovella della macchina, il foglietto viene triturato e i coriandoli di carta risultanti finiscono, per caduta naturale, nella “pancia” del manufatto in attesa di essere raccolti e utilizzati per la fase due del percorso del perdono.

La carta utilizzata contiene al suo interno semi di ortaggi e fiori. Vuole trasformare, quindi, una cosa negativa come il rancore per un torto subito, in rigenerazione e nuova creazione. Ciò è possibile grazie all’utilizzo della carta ecologica che è nuovamente utilizzata come concime per il giardino. La macchina del perdono può essere utilizzata nei luoghi di cultura e insegnamento. Non è previsto un numero minimo o massimo di destinatari ed è adatta a tutte le fasce d’età.

Spiega Marco Fortuna: “La macchina del perdono è un’idea partita dal foglio di carta, dalla storia raccontata nel mio ultimo libro di favole ‘La strada del ritorno’. Ho voluto rendere in qualche modo materiali le parole, le idee, le fantasie. Nelle varie fasi di realizzazione ho amalgamato concetti, misure, materiali, messaggi, simboli. E ne è uscita una macchina che vuole solo essere usata, dai piccoli ai grandi. Sono andato oltre il mio interesse per la scrittura, per costruire un piccolo ‘stargate’ a disposizione di chiunque voglia fare il primo passo verso il perdono”.

Per ulteriori informazioni: www.lamacchinadelperdono.it.

Foto fornite da Ufficio Stampa L’Altrove

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