Sweet dreams are made of this, who am I to disagree
I travel the world and the seven seas
everybody’s looking for something
Eurythmics, Sweet Dreams
Contrariamente alla tendenza generalizzata di tirare le somme a fine anno e fare un bilancio di come sia andato quello che sta per terminare, a dicembre il settore dei viaggi si distingue sempre per quell’approccio futuristico che porta sia i professionisti del comparto che noi portatori sani di wanderlust a usare questi ultimi giorni per parlare incessantemente di dove andremo nel 2022. O, forse sarebbe meglio dire, dove vorremmo andare.
In un contesto mondiale che cerca di riadattarsi il più rapidamente possibile alle differenti necessità causate dalle varianti del COVID-19, il condizionale continua a rimanere d’obbligo sia quando si parla di spostamenti tra una nazione e l’altra che di quelli intercontinentali. In questo clima di grande incertezza, vale la pena goderci subito qualche volo pindarico prima di tornare a farne davvero di reali.
Le tendenze di viaggio per il 2022: le mete
Nel turbinio degli immancabili elenchi delle mete di tendenza per il 2022 è difficile trovare una logica comune, se non quella dettata dal gusto personale di chi scrive, supportata da dati statistici e da previsioni di settore. In media, stavolta si spazia dalle spiagge delle Isole Cook alla giungla del Belize passando – secondo Lonely Planet – per le foreste della Slovenia.
Di diverso parere è il National Geographic che annovera tra le 25 mete di viaggio imperdibili per il prossimo anno il Lago Baikal nella Russia siberiana, la Striscia di Caprivi in Namibia e la costa che si snoda lungo la Great Ocean Road in Australia. A seguire i consigli di Travel&Leisure poi, ci ritroveremo tutti a mangiare arrosticini in Abruzzo o a fotografare pinguini in Antartide, non prima – ça va sans dire – di aver fatto un salto in Mozambico o alle Galapagos.
Viaggi e nuove consapevolezze
Nonostante la diversità delle proposte, a ben guardare un minimo comun denominatore in effetti c’è ed è rappresentato dalla scelta di destinazioni che per motivi di budget, tempo necessario per la visita o la difficile accessibilità, non sono ancora state raggiunte dal turismo di massa.
Luoghi che si prestano meglio di altri a una vacanza in sicurezza laddove la convivenza con il virus si rendesse necessaria anche il prossimo anno. Per lo stesso motivo, i pronostici danno per favorite anche tutte quelle località che privilegiano le esperienze outdoor, dal trekking più sfrenato a quel nuovo, composto modo di fare campeggio che prende il nome di glamping.
Probabilmente il prossimo anno porterà con sé una nuova consapevolezza che soppianterà la leggerezza con cui spesso in passato abbiamo pianificato le nostre vacanze. E questa ci permetterà di tornare a viaggiare nei posti che abbiamo sognato in questi ultimi due anni. Quindi, che decidiate di fare un’escursione selvaggia tra i gorilla dell’Uganda o di immergervi nel lusso della Polinesia Francese, l’importante è che scegliate una vacanza che vi faccia stare davvero bene, quella che ormai desiderate da tempo. Buon viaggio a tutti voi.
Prima foto in alto: Polinesia / Credits: Justin Silver / Pixabay