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Premio Ipazia a Sahraa Karimi e Giovanna Botteri

3 Febbraio 2022

Alla regista afghana Sahraa Karimi e alla giornalista italiana Giovanna Botteri, due donne in prima linea, il Premio Ipazia (rispettivamente Internazionale e Nazionale), assegnato a Genova il 5 febbraio 2022 nell’ambito del 17° Festival dell’Eccellenza al Femminile.

Il Premio Ipazia, ideato e diretto da Consuelo Barilari dal 2010, nasce con la volontà di onorare una o più figure femminili che con le loro opere e le loro carriere hanno contribuito all’affermazione della donna nei diversi settori della vita politica, economica, sociale, culturale e scientifica in Italia e nel mondo. Un comitato formato da giornalisti, docenti universitari e rappresentanti di organismi istituzionali propone ogni anno le donne a cui assegnare il riconoscimento.

Questa edizione è dedicata a tutte le donne che si vedono private della libertà e dei diritti in Afghanistan. Il premio è una medaglia d’oro finemente cesellata da maestri dell’arte orafa ligure con l’effigie di Ipazia riprodotta dall’opera di Jules Maurice Gaspard (1908). Per ulteriori informazioni, entra QUI.

premio ipazia giovanna botteri

Premio Ipazia: le vincitrici

Sahraa Karimi è la prima donna afghana ad aver conseguito un PhD in cinema (alla Academy of Performing Arts di Bratislava) e ad aver guidato l’Afghan Film Organization. Il 13 agosto 202  ha lanciato da Kabul un’accorata lettera aperta rivolta alla comunità cinematografica internazionale che ha commosso e mobilitato il mondo. Due giorni dopo è riuscita a fuggire fortunosamente dal paese, occupato militarmente dai talebani. Ora è visiting professor al Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema di Roma.

Nata nel 1985, dopo aver vissuto e studiato in Iran fino all’età di 16 anni e debuttato come attrice, in seguito Karimi è emigrata in Slovacchia. Qui durante gli studi universitari ha realizzato oltre 30 cortometraggi. In seguito ha ottenuto numerosi premi per alcuni documentari. Il suo lungometraggio d’esordio, Hava, Maryam, Ayesha, è stato in concorso alla 76^ Mostra di Venezia (sezione Orizzonti). Inoltre è stato scelto dall’Afghanistan come candidato alla corsa all’Oscar.

Giovanna Botteri, nata a Trieste nel 1957, ha lavorato in Afghanistan come inviata speciale Rai nel 2001, subito dopo aver seguito il G8 a Genova. Ha documentato per la tv italiana tutte le fasi del conflitto, fino al rovesciamento del regime talebano. Tra le prime inviate di guerra e sempre sul fronte delle donne in tutte le battaglie, in ogni momento della vita e della carriera ha sostenuto la battaglia per i diritti, la dignità e la libertà delle donne, lottando contro i pregiudizi e le discriminazioni. In seguito ha lavorato in Libano, Siria, Stati Uniti, Cina e dal dicembre 2021 è corrispondente da Parigi.

Foto di Sahraa Karimi fornita da Ufficio Stampa Marzia Spanu