Passeggiare tra i vicoli di una Tokyo d’altri tempi senza muoversi dall’Italia è possibile. Fino al 27 marzo 2022 nel concept store totally jap di Tenhoa, a Milano, ha luogo Botteghe di Tokyo, una mostra immersiva tra i negozi tradizionali della capitale nipponica.
Il concept della mostra parte dalla raccolta di tavole che l’artista polacco Mateusz Urbanowicz ha realizzato nel 2016 con il nome di Tokyo Storefronts, raffiguranti botteghe storiche della città partendo dalle sue fotografie. La tecnica che l’artista utilizza è quella dell’acquerello, poiché dona profondità attraverso il contrasto di colori tenui e trasparenze. L’illustratore originario della Slesia vive e lavora in Giappone ed è famoso per aver creato numerosi background per film di animazione. Attraverso queste tavole ci mostra quello che è il suo lavoro con dovizia di particolari.
La mostra, curata da Laura Micalizzi, prevede l’ingresso in una stanza che si presenta come un’area di attesa aeroportuale, con tanto di sedute e armadietti, per passare poi in un corridoio trasformato in cabina aerea. Idealmente ci si imbarca a Milano e si giunge a Tokyo. Una volta entrati ci si ritrova tra le gigantesche opere di Urbanowicz che riproducono le facciate di Tokyo a grandezza naturale.
Botteghe di Tokyo: un viaggio virtuale in Giappone
Ci sono le porte, la bottega del barbiere, il ristorante di street food con i tavolini e le sedute ricavate impilando cassette di bibite. Ma anche il milk hall o l’angolo zen del giardino con la panchina e l’acero rosso giapponese. I visitatori possono quindi passeggiare per le strade, i vicoli e i negozi tradizionali, il tutto in uno spazio connotato dall’interazione realistica tra oggetti e visitatori. Le insegne colorate e gli espositori fuori dalle porte faranno venire voglia di bussare in cerca di un souvenir o di un piatto caldo da mangiare.
Sicuramente la Tokyo raccontata da questa mostra è diversa da come siamo abituati a vederla. I grattacieli, gli schemi colorati, la tecnologia lasciano spazio a una città più autentica, piena di dettagli meno noti anche a chi l’ha già visitata. Insomma, un’esperienza a 360 gradi. Una mostra in cui lo spettatore partecipa attivamente e si immerge nell’atmosfera d’antan voluta dai curatori.
Una volta usciti dal percorso si può continuare a sognare il Giappone, gustando ottimi ramen nel ristorante del Tenhoa o acquistando i numerosi gadget nello store. Non resta quindi che allacciare le cinture di sicurezza e decollare.