Ebbene sì, ci sono cascato anche io. Mea culpa, mi hanno fregato nonostante tutte le precauzioni del caso. Lo scorso anno, prima degli Europei di calcio, ho ordinato la maglia dell’Italia su un sito poco conosciuto. Ma, ahimè, dopo diversi giorni di ritardo della spedizione ho sollecitato il venditore con email e telefonate: niente da fare. Soldi presi e della maglia neanche l’ombra.
Non era una cifra così grande da andare dai carabinieri e denunciare l’accaduto, ma qualcosa di mio ce l’ho messo, avendo bloccato sito e social dopo numerose segnalazioni di frode. Come si può immaginare, i truffatori hanno messo su un sito fittizio, venduto qualche maglietta qua e là e intascato tutti i soldi.
Insomma, ti ho voluto raccontare questo spiacevole episodio poiché anche persone, come me, che hanno a che fare ogni giorno con internet e con il web, possono incappare in truffe online come quella che ho subito io. Che si tratti di dati personali o di denaro. Ecco il motivo per la quale ho voluto condividerti una checklist per evitare raggiri del genere.
Truffe online: un po’ di dati
Prima un po’ di dati e numeri sul fenomeno delle truffe online. La situazione degli ultimi due anni, caratterizzata da precarietà e incertezza, ha visto aumentare a dismisura (127%) i casi di phishing. Cioè email da organizzazione fittizie o da finti medici che chiedono di cliccare su link per donazioni attraverso articoli fake, prendendo così i tuoi dati della carta di debito/credito e svuotandoti il conto, oppure limitandosi a intascare i soldi della tua donazione.
Attraverso tali “giochetti”, veri e propri attacchi informatici derivanti dall’esposizione dei dati sensibili, 48 imprese di medio-grandi dimensioni sono state frodate per 25 milioni di euro. Nel solo 2020, inoltre, sono stati denunciati 3741 truffatori online.
Numeri che fanno scattare diversi campanelli d’allarme. Quando passiamo il nostro tempo nel meraviglioso mondo del web e dei social, controlliamo le mail o chattiamo su WhatsApp, infatti, dobbiamo essere sempre molto attenti.
Checklist: gli indizi di truffe online
Ma ora bando alle ciance e tieni conto di questa checklist che ho preparato solo per Move Magazine. Per accorgersi di una possibile truffa online esistono utili indizi, come:
– le recensioni del sito su cui si vuole acquistare, sia in esso che sui social;
– l’eventuale assenza di partita Iva e dei recapiti di contatto sul sito del venditore;
– un’insufficiente descrizione del prodotto (caratteristiche tecniche non specificate, immagini dubbie o di scarsa qualità ecc.);
– la richiesta di pagamento con metodi anomali e non tracciabili (ad esempio, una ricarica Postepay o telefonica);
– l’indirizzo dal quale proviene l’email non è quello ufficiale della banca, associazione o istituzione, anche se ha lo stesso logo;
– nel testo dell’email sono presenti diversi errori di ortografia e di grammatica.
Infine, un paio di cose molto importanti e sempre valide: non aprire mai nessun link che non ti convince, anche se fosse presente il nome del tuo abituale marketplace; usa sempre carte prepagate su cui carichi solo il denaro necessario per l’acquisto (come Postepay). Altrimenti Revolut e Visa ti danno la possibilità di creare una carta fittizia per fare spese, senza che i tuoi veri numeri di carta vengano rilasciati.
Qualche trucchetto te l’ho dato, fanne tesoro: non voglio che tu faccia questa fine. Nel dubbio, ti lascio anche un articolo per richiedere l’eventuale rimborso e garanzia.
Foto: Pickawood / Unsplash