“L’ispettore generale” di Gogol in radiodramma comico
15 Febbraio 2022Il laboratorio di radiodramma del Teatro Null propone una versione rivisitata de L’ispettore generale di Nikolaj Vasilevic Gogol, a cura di Gianni Abbate. Un’opera che si configura come una feroce satira, una graffiante denuncia della corruzione pubblica.
L’attore e regista teatrale ha ambientato il testo teatrale di Gogol in una non identificata cittadina dell’Italia settentrionale, agli inizi degli anni Duemila. Una realtà popolata da personaggi corrotti, speculatori e trafficoni. La vicenda si svolge come una commedia degli equivoci, in cui lo spettatore, in questo caso l’ascoltatore, può seguire i due livelli di svolgimento dell’azione, uno all’insaputa dell’altro, con immancabile divertimento fino al colpo di scena chiarificatore per tutti.
Nella riscrittura di Abbate, lo sguardo satirico di Gogol viene accentuato in una visione ancor più parodistica. I personaggi caricaturali, con accento tipico del nord, vorticano intorno a questo falso ispettore dalla colorita parlata partenopea. La vicenda dovrebbe essere drammatica, ma diviene decisamente comica. Prendono parte al radiodramma: Gianni Abbate, Cinzia Corallini, Ennio
Cuccuini, Lucilla Lucchese, Margherita Macor e Salvo Mcgraffio. Regia è di Gianni Abbate.
L’ispettore generale: la trama
La notizia dell’arrivo di un fantomatico ispettore, ovvero un funzionario dell’amministrazione statale, scatena le paure del sindaco e dei notabili pubblici. Essi sono avvezzi al malgoverno e alle ruberie perfino all’interno dell’ospedale, fino ad arrivare al disprezzo delle sentenze, al dispregio della formazione scolastica e alla violazione della corrispondenza.
Nel tentativo di fornire un’immagine morale e onesta della propria condotta, mettono in atto un meccanismo di protezione e di sostegno, anche economico, nei confronti di un giovane di passaggio alloggiato nell’hotel stellato della cittadina. Infatti ritengono sia il temuto ispettore, al quale il sindaco concederà anche la mano della figlia.
Lo squattrinato, un po’ per disorientamento e un po’ per opportunismo, accetta i presunti prestiti che i funzionari gli elargiscono, con l’intento di acquisirne la benevolenza e nel contempo per renderlo ricattabile. Intanto il falso funzionario, non solo incassa un bel po’ di quattrini, ma conquista la figlia del sindaco. Ed entra anche nelle grazie dell’avida e sensuale moglie, sempre del primo cittadino. Sulla corrotta classe dirigente ha la meglio lo scatto tempestivo del giovane che, intuendo di non poter arraffare di più, si dilegua appena in tempo, truffando così i truffatori. Colpo di scena finale: l’arrivo del vero ispettore generale.
Le cinque puntate del radiodramma si possono ascoltare e scaricare QUI.
Foto: Gogol di F. Moller (1840, Tretyakov Gallery) / Wikimedia