Se siete stati a New York o a Londra negli ultimi anni, avrete probabilmente visto una delle sue opere, talmente particolari ed evidenti da non passare inosservate. Parliamo di Rafael Viñoly Beceiro, architetto nato a Montevideo (Uruguay) e cresciuto in Argentina ma di nazionalità statunitense. È scomparso improvvisamente il 3 marzo 2023 all’età di 78 anni.
Anche i lettori più incalliti di Move Magazine potrebbero non ricordare che in passato abbiamo già parlato di lui. In particolare, del suo grattacielo noto come 432 Park Avenue, a nord di Central Park. Lo citammo in veste di edificio dalla sommità del quale si può godere la migliore vista di tutta New York. Non fosse altro perché, usandolo come punto di osservazione, lo si sarebbe automaticamente escluso dallo skyline della Grande Mela.
Tra l’altro, quella vista è privilegio esclusivo dei ricchissimi proprietari degli attici da 17 milioni di dollari l’uno. Per tali cui esorbitanti Viñoly è stato persino – ingiustamente – criticato. Lui che invece aveva soltanto progettato questa monotona torre di 426 metri di altezza. Le critiche – stavolta motivate – sono arrivate invece dai residenti. Che lo hanno citato in giudizio a causa del rumore e delle vibrazioni di una struttura la quale, per non essere buttata giù dal vento, è priva di alcuni piani intermedi e forata in due punti.
Rafael Viñoly Beceiro e le sue alterne fortune
Un altro edificio che finì sulle pagine dei giornali, e non per le sue qualità, fu “The Walkie Talkie”, che sorge a Londra in piena City. I riflessi dei raggi del sole sulla vetrata concava di questo curvilineo e un po’ goffo grattacielo avevano danneggiato la carrozzeria di una preziosa Jaguar parcheggiata nelle vie limitrofe. Per questo e altri casi simili, il progettista di origine uruguagia è spesso stato definito “controverso”. Anche se in alcuni casi sarebbe forse più giusto parlare di sfortuna.
In effetti, tra gli oltre 600 progetti portati a compimento in circa mezzo secolo di attività, si possono trovare anche opere tra le più interessanti e innovative realizzate a cavallo dei due millenni. Tra i più importanti progetti realizzati con il suo studio newyorchese, inaugurato nel 1983, c’è il Tokyo International Forum. Molti lo considerano il più importante complesso culturale dell’intero Giappone.
Il lavoro di Viñoly si è svolto prevalentemente negli Stati Uniti d’America. Tuttavia i suoi grattacieli – genere in cui era specializzato – sputano da Seul ad Amsterdam, da Abu Dhabi a Buenos Aires. Negli ultimi anni di una carriera ancora attiva, aveva realizzato opere nel natio Uruguay. Come il ponte Laguna Garzon, in pratica una rotatoria sull’acqua, sintesi estrema del suo genio e della sua visione originale dell’architettura.
Prima foto in alto: The Walkie Talkie, London (primo da sinistra) – Foto: Olga Lioncat / Pexels