Giovanni Blanco e la sua Sicilia in mostra a Ragusa
data: dal 3 al 17 settembre 2023
luogo: Auditorium San Vincenzo Ferreri (Via Giardino 1), Ragusa
orario: 11.00-13.00 / 17.00-22.00
Tutto quello che accade è la mostra personale dell’artista siciliano Giovanni Blanco, visitabile a Ragusa dal 3 al 17 settembre 2023 presso l’Auditorium San Vincenzo Ferreri, nel quartiere di Ragusa Ibla. L’esposizione è organizzata dalla Galleria Susanna Occhipinti. Inaugurazione domenica 3 settembre alle ore 18.30.
Nato a Ragusa nel 1980, Giovanni Blanco è artista poliedrico, capace di mantenere un sottile filo conduttore attorno alle opere e ai concetti. La sua ricerca è un continuo domandare la pittura. Medium che utilizza di progetto in progetto, conducendo il suo lavoro attraverso cicli narrativi ampiamente diversificati.
Le 20 opere, in mostra al’Auditorium San Vincenzo Ferreri di Ragusa Ibla, sono una selezione di dipinti e monotipi inediti che narrano un viaggio di andata e ritorno. Quello dell’artista stesso che, dopo gli studi all’istituto d’arte, ha studiato e vissuto a Bologna per vent’anni. Ha riconosciuto tuttavia alla variegatura unica della sua isola, e alle inevitabili contraddizioni che ne derivano, la culla di molti degli archetipi che costituiscono il suo immaginario pittorico. E che si ritrovano nella mostra.
Giovanni Blanco e la sua pittura
La “pittura come luogo”, dunque. Il tema inesauribile e complesso della Sicilia. Visioni, parole, sentimenti, buchi di memorie e pure marginalità seducenti sono gli ingredienti dell’arte, per Giovanni Blanco in perenne movimento. Racconta l’artista: “Per un pittore la varietà del mondo è un destino, una benedizione. Un vocabolario visivo infinito a cui può attingere a piene mani. Ho scoperto che almeno tre quarti dei lemmi di quel vocabolario si trovano proprio in Sicilia. Tutto quello che accade è la narrazione parziale di un primo bilancio del mio ritorno in Sicilia. Ogni immagine dipinta è il tentativo di mettere in cortocircuito questo fiume di parole”.
Il viaggio, dunque, sebbene svolto principalmente nella penisola, si consuma in Sicilia. Per Blanco la sua terra d’origine è insularità biografica, oltre che d’animo. È riflesso di un rapporto che può virare da uno stato di abbandono e di amore viscerale al sentimento di rifiuto e di distanza senza mezzi termini. Ciascuna opera è il racconto di un’esperienza, il fotogramma di una pellicola la cui narrazione apparentemente sconnessa altro non è che è il risultato del flusso di coscienza con cui ci presenta il paradigma di un’esistenza non sempre siciliana, ma di siciliano.
Le immagini sono di natura molteplice, così come le tecniche che risultano altrettanto varie. Blanco, amante e conoscitore della storia dell’arte, studia da sempre i grandi maestri anche attraverso la pratica attualizzata del loro modus operandi, caratteristica, questa, che connota fortemente l’intero suo lavoro.
La mostra è visitabile anche su appuntamento.
Immagini fornite da Ufficio Stampa Virginia Coletta