sacrificio di isacco michelangelo

Il “Sacrificio di Isacco” di Michelangelo in mostra a Lecco


data: dal 5 dicembre 2023 al 3 marzo 2024

luogo: Palazzo delle Paure (Piazza XX Settembre 22), Lecco

orario: martedì 10.00-14.00 / mercoledì, venerdì, sabato, domenica 10.00-18.00 / giovedì 10.00-21.00 / lunedì chiuso

Il disegno del Sacrificio di Isacco, realizzato da Michelangelo Buonarroti intorno al 1530, è tra le opere esposte nella mostra Il mistero del Padre. Il segno di Michelangelo al Palazzo delle Paure di Lecco, nell’ambito dell’edizione 2023 di Capolavoro per Lecco.

Dal 5 dicembre 2023 al 3 marzo 2024 nella città lombarda sul Lago di Como sono visitabili anche un dipinto di Giuseppe Vermiglio e le copie in bronzo delle due formelle a rilievo create nel 1401 da Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti, entrambe sul medesimo soggetto.

Con questo evento si intende offrire a tutti l’occasione per un incontro con il mistero della Salvezza attraverso la bellezza di un capolavoro dell’arte italiana, nonché una riflessione sul tema della centralità della paternità di Dio nel Natale.

Protagonista della mostra è quindi lo straordinario disegno del Sacrificio di Isacco di Michelangelo. L’opera è apparsa un’unica volta in mostra dopo il restauro del 2017. Un intervento che ha permesso di ritrovare l’immagine delineata dall’artista sul verso del foglio. Il capolavoro è custodito presso la Fondazione Casa Buonarroti di Firenze (inv. 70 F), partner di questa edizione di Capolavoro per Lecco.

In mostra accompagnano il disegno di Michelangelo altre tre opere di analogo soggetto: la seicentesca tela del “Sacrificio di Isacco” dipinta dal milanese Giuseppe Vermiglio e le copie in bronzo delle due formelle a rilievo create nel 1401 da Filippo Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti.

sacrificio di isacco michelangelo

Il Sacrificio di Isacco: storia e caratteristiche

Il foglio autografo di Michelangelo parte dai precedenti rinascimentali (in particolare dal Sacrificio di Isacco scolpito da Donatello per l’Opera del Duomo di Firenze) e ne amplifica la portata drammatica. Lo fa sia attraverso il serrato dialogo tra Abramo e l’angelo sia per mezzo della torsione dei corpi. L’opera, databile intorno al 1530, rivela una fase matura dell’attività del grande artista. E sembra preannunciare il movimento tormentato del Giudizio finale nella Cappella Sistina.

Il tratto avvolgente del disegno, pienamente leggibile nonostante qualche ripasso più tardo, rivela l’intrinseca qualità del segno creativo di Michelangelo. Il foglio michelangiolesco, inoltre, risulta particolarmente importante per la presenza di un’immagine dello stesso soggetto sul verso. Solo il restauro ha permesso di ritrovarla, quando nel 2017 è stato rimosso il controfondo che lo nascondeva.

Il disegno scoperto sul verso è un rapido e potente schizzo a matita nera realizzato dall’artista “girando il foglio”. Attraverso l’osservazione ravvicinata di entrambe le facce, èpossibile leggere il succedersi dei due disegni. L’immagine del Sacrificio d’Isacco non risulta essere uno studio propedeutico per la realizzazione di opere con tale soggetto, ma ciò non impedì allo schema iconografico michelangiolesco, probabilmente apprezzato per il suo potenziale drammatico, di venire ripreso dagli artisti successivi.

Immagini fornite da Ufficio Stampa PCM Studio di Paola C. Manfredi



tel: nd

e-mail: segreteria@capolavoroperlecco.it

web: www.capolavoroperlecco.it