“Il latte dell’umana tenerezza”, disabilità a teatro a Roma
data: dal 9 al 21 gennaio 2024
luogo: Teatro Cometa Off (Via Luca della Robbia 47), Roma
orario: martedì-sabato 21.00 / domenica 18.00
Alessandro Fontana protagonista a Roma in Il latte dell’umana tenerezza, commedia in due atti sul tema della disabilità, scritta e diretta da Umberto Marino, in scena dal 9 al 21 gennaio 2024 al Teatro Cometa Off a Testaccio.
Sul palco anche Cristina Chinaglia, Guglielmo Poggi, Angelo Sorini e Romolo Passini. La scenografia è di Enrico Serafini. Lo spettacolo ha il patrocinio di Rete Italiana Disabili e il contributo di Nuovo IMAIE (Istituto Mutualistico Artisti Interpreti Esecutori).
Il latte dell’umana tenerezza è un titolo di memoria shakespeariana, per una commedia che affronta con toni e modi del tutto inediti il tema scottante della disabilità, mettendo al centro i rapporti umani. In scena come protagonista, nel ruolo di un avvocato (omosessuale e di destra) che torna a casa per affrontare cure e riabilitazione dopo mesi di ospedale, l’attore Alessandro Fontana. Lui stesso è un esempio eccellente di “disabilità positiva”.
Il latte dell’umana tenerezza: Alessandro Fontana
La notte del 31 dicembre del 1999, Alessandro Fontana è stato colpito da una grave forma di meningite che ha leso la sua vista e compromesso parzialmente la deambulazione. Il tutto proprio all’apice di una carriera che lo aveva portato diventare uno dei giovani protagonisti più apprezzati del musical italiano, con Garinei, Proietti e Saverio Marconi.
Ma la malattia non ha cancellato la sua determinazione e il suo amore per l’arte e la musica. Ora è anche coordinatore nazionale Cultura e Spettacolo della Rete Italiana Disabili. Nello spettacolo Il latte dell’umana tenerezza di Umberto Marino (Nastro d’argento della legalità 2023) Alessandro Fontana porta per la prima volta in scena un personaggio che vive un’esperienza vicina alla sua.
Il latte dell’umana tenerezza: lo spettacolo
Massimo, un avvocato piuttosto conservatore, torna a casa dall’ospedale dove è stato per vari mesi. Era un uomo sportivo e brillante, ma la meningite l’ha reso ipovedente e per camminare ha bisogno del deambulatore. Non riesce a trovare un senso per questa nuova vita da disabile. Lo aiuta Simona (Cristina Chinaglia), la sua assistente di studio. Una giovane donna che ha sacrificato la sua vita sentimentale all’amicizia molto esclusiva nei confronti dell’avvocato.
Il destino, che assume le vesti dei servizi sociali, manda in casa dell’avvocato il giovane Daniele (Guglielmo Poggi), un ragazzo che fa parte di Ultima Generazione, quelli che bloccano il raccordo e imbrattano i monumenti. Un ventenne che, chiuso in camera sua e bloccato nei social, non riesce a trovare una strada. Il ragazzo riporterà alla vita l’avvocato. E l’avvocato insegnerà cos’è la vita al ragazzo.
Una Italia divisa in due che trova una lingua comune per permettere alle sue due metà di parlarsi.
Foto fornita da Ufficio Stampa Marzia Spanu
