Campari, la storia dell’azienda in una mostra fotografica
data: dal 2 giugno al 30 settembre 2024
luogo: Galleria Campari, Campari Group HQ (Viale Antonio Gramsci 161), Sesto San Giovanni Mi
orario: sabato-domenica 10.30-18.00
La Galleria Campari, presso il quartier generale di Campari Group in Viale Antonio Gramsci 161 a Sesto San Giovanni (MI), presenta la mostra Campari: l’arte dell’industria, visitabile dal 2 giugno al 30 settembre 2024. Un viaggio per immagini fotografiche attraverso la storia di Campari fino ai giorni nostri.
L’esposizione traccia un percorso tra passato e presente restituendo al pubblico due itinerari fotografici. Uno è dedicato alla dimensione storica di Campari e alle fasi che ne hanno scandito la produzione industriale. L’altro è improntato al presente, ritratto nell’inedito progetto realizzato per l’occasione dalla fotografa statunitense Jill Mathis.
Campari: l’arte dell’industria è accompagnata da un testo critico di Denis Curti, direttore artistico delle Stanze della Fotografia di Venezia. QUI si può prenotare una visita.
Campari: la storia del gruppo nel Novecento
Il percorso prende avvio dalla selezione di 29 fotografie dall’archivio della galleria, che costruiscono un racconto della storia della produzione industriale del gruppo dall’inizio del XX secolo agli anni ’90. Gli scatti, prevalentemente in bianco e nero, tracciano un itinerario attraverso la lunga storia di Campari, ritraendone, decennio dopo decennio, le fasi produttive e i lavoratori che le hanno portate a compimento.
Dallo stabilimento di Sesto San Giovanni, prima fabbrica per la produzione su scala industriale del gruppo aperta nel 1904 con un edificio progettato dall’architetto Luigi Perrone, ha inizio un viaggio che attraversa l’Italia e l’Europa, sfiorando gli impianti produttivi e di imbottigliamento di Lugano-Viganello (aperto dal 1926 al 1998), Roma (dal 1952 al 1998), e Novi Ligure (dal 2004).
Campari oggi: le fotografie di Jill Mathis
Il racconto dell’attività produttiva dei giorni nostri è affidato alle inquadrature che Jill Mathis dedica allo stabilimento di Novi Ligure. Questo, con una superficie di 200.000 metri quadrati destinata alle linee di produzione e imbottigliamento, è il più grande impianto attivo di Campari Group. Le immagini della fotografa texana, esposte in dittici e trittici, compongono una sceneggiatura visiva che ripercorre gli spazi dello stabilimento.
L’uso sapiente di un tempo di otturazione dilatato, pensato per catturare il momento perfetto, trasforma i movimenti, i colori dei liquidi e le sagome delle bottiglie (tra cui la celebre silhouette tronco conica di Campari Soda) in elementi di una composizione astratta e dal sapore onirico. Mathis trae ispirazione dal lavoro di autori come Ugo Mulas e Ralph Gibson. E punta i riflettori sul linguaggio della forma. Come? Focalizzando l’attenzione sui movimenti delle mani dei soggetti in una partitura visiva in bianco e nero interrotta da tocchi rossi, gialli e arancioni.
Foto © Marco Curatolo / marcocuratolo.com 2024
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