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L’alluvione di Forlì nelle fotografie di Silvia Camporesi


data: dal 17 maggio al 20 luglio 2024

luogo: Fondazione Dino Zoli (Viale Bologna 288), Forlì

orario: martedì-mercoledì-giovedì 9.30-12.30 / venerdì-sabato-domenica 9.30-12.30 - 16.30-19.30 / lunedì chiuso

Silvia Camporesi racconta con dodici fotografie, quasi tutte inedite, la terribile alluvione che nel maggio 2023 ha colpito la città di Forlì, le zone circostanti e gran parte della Romagna, per tenere alta l’attenzione e sollecitare un concreto intervento in termini di prevenzione e cura del territorio.

La mostra Fragile Sublime prodotta dall’azienda Dino Zoli Textile, visitabile dal 17 maggio al 20 luglio 2024 presso la Fondazione Dino Zoli di Forlì, restituisce parte del lavoro dedicato dall’artista al tema dell’alluvione e del dissesto idrogeologico. L’esposizione è in ideale continuità con la mostra Romagna sfigurata, visitabile in contemporanea a Forlì, presso la Sala del Monte di Pietà.

Gli scatti di Silvia Camporesi raccontano il Parco Franco Agosto. Un luogo del cuore per i forlivesi con i suoi venti ettari di prati, alberi, animali e giochi per bambini. Realizzate tutte nello stesso giorno, in un arco di tempo ridotto, le immagini narrano un luogo straniante e onirico, di struggente silenzio e inaspettata quiete, in cui l’aspetto drammatico si stempera nella poesia della visione.

Racconta la fotografa: «Il giorno successivo all’alluvione, non avendo subito danni, mi sono chiesta cosa fare. Sono una fotografa, ma non una reporter. Come avrei dovuto comportarmi di fronte all’accaduto? Non ho avuto dubbi: dovevo vedere. Così appena è stato possibile sono uscita e quel che ho visto è stato atroce e bellissimo insieme. Con una tuta da pesca mi sono addentrata nel parco urbano, da sola in mezzo a una enorme quantità di acqua e di fango. Sapevo che quel che facevo comportava un alto rischio, ma era troppo grande il desiderio di vedere, puntare gli occhi su qualcosa di assoluto, unico. Il parco era un lago fermo, silenzioso, dove tutto quello che eravamo abituati a vedere normalmente era scomparso. Eppure si trattava di una visione sublime, perché la natura si riprende, trova la sua strada per riemergere».

Le immagini, stampate in formato 100×140 cm, sono allestite nella prima sala della Fondazione. Il percorso di visita comprende anche alcune opere provenienti dalla collezione permanente e da precedenti esposizioni. Con la mostra di Silvia Camporesi, Dino Zoli Group si apre ed accoglie, sottolineando la propria appartenenza a un territorio ferito ma resiliente, capace di rigenerarsi e produrre nuove opportunità anche attraverso l’arte e la cultura.

Foto © Luca Bacciocchi fornita e autorizzata da Ufficio Stampa CSArt



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