Gli stadi sono esempi universali di sperimentazione architettonica, nonché tra le più visitate attrazioni turistiche al mondo. Se in Italia il settore annaspa tra burocrazia e scarsità di risorse, e quelli di ultima generazione si contano sulle dita di una mano, in giro per il mondo la situazione è diversa.
Un impianto che spicca per capacità di precorrere i tempi è il Millennium Stadium di Cardiff, realizzato per ospitare l’élite del rugby mondiale, ovvero le partite della Coppa del Mondo e del Sei Nazioni. Un gioiello incastonato nel centro cittadino della capitale gallese, del quale sfiora gli edifici e accarezza il fiume Taff.
Il progetto è dello studio australiano BLSA, tra i primi al mondo a occuparsi di maxi coperture mobili. Quella del Millennium, per esempio, interamente in acciaio, è indispensabile per la salvaguardia del terreno di gioco in una città come Cardiff dove piove in media 150 giorni l’anno e le temperature sono rigide.
Il tetto si apre a scorrimento in pochi minuti ed è sorretto da quattro tralicci angolari alti 90 metri che conferiscono allo stadio le sembianze di un’astronave, “atterrata” nel cuore della città del Galles da appena 17 anni, ma già divenutane l’icona.