Il rock è morto? Guai a pronunciare una frase del genere, soprattutto in presenza di una band come i Sons of Thunder, formazione dedita al più puro e classico hard rock, celebrato dal loro primo vero e proprio album.
Raccontateci di quando e come si è formato il gruppo.
La band è nata un paio di anni fa, dalla necessità di fare musica propria, dalla voglia di esprimerci dopo tanti anni di tributo e di suggellare un rapporto fraterno creato da tanti anni di live insieme. Inizialmente la band era composta soltanto da due elementi: chitarra/voce e batteria; così abbiamo iniziato a scrivere i primi pezzi e si sono aggiunti poi con il tempo gli altri due fratelli.
Quali sono le band che vi hanno influenzato o a cui vi sentite maggiormente legati?
Una su tutte: AC/DC! Il nostro nome ha infatti origine proprio da loro: noi ci sentiamo figli del tuono, che è il loro simbolo e al contempo il simbolo di tutto l’hard rock, nonché la distorsione di madre natura. Spesso ci accusano di essere “uguali agli AC/DC”, sinceramente non vediamo proprio come questo possa essere un problema, anzi, per noi è e sarà sempre un onore. Tra le altre band, ma solo un gradino sotto, troviamo Airbourne e Metallica, soprattutto per la parte vocale.
Parlateci del vostro nuovo lavoro.
Il nostro disco omonimo contiene dieci brani inediti ed è stato registrato presso lo Studio Rec di Emanuele Paglia. Raccoglie tutto quello che ci rappresenta di più e ne siamo davvero orgogliosi.
Di cosa trattano le liriche del disco? Qual è il messaggio che volete dare?
Le nostre canzoni parlano di tematiche come la fratellanza, nonché di lotta, forza interiore e del non arrendersi mai. È una vera e propria celebrazione del rock, di come attraverso e grazie al rock siamo chi siamo e non siamo mai soli. Il messaggio che vogliamo dare è quindi quello dell’essere uniti: siamo fratelli e sorelle e attraverso il rock lottiamo fianco a fianco, senza dubbio una visione molto romantica.
Progetti per il futuro?
Semplicemente suonare, suonare e suonare, farci conoscere il più possibile, fare gavetta e portare in giro il “verbo del tuono”.
SONS OF THUNDER
Emiliano Ferroni: chitarra, voce
Cristiano Pecorelli: chitarra solista
Marco Marcatili: basso, cori
Alessandro Calcavento: batteria, cori
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