beni culturali venezia san marco

Beni culturali, 38 interventi di recupero in tutta Italia

17 Febbraio 2022

38 interventi di restauro e recupero di siti di interesse storico, artistico, archeologico e 3 nuove acquisizioni al patrimonio statale, per un investimento totale di 200 milioni di euro in tutta Italia. Questi, in sintesi, i numeri del Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali varato dal Ministero della Cultura.

Il piano punta al rilancio e alla valorizzazione del patrimonio culturale come uno degli assi fondamentali per la crescita economica e sociale del paese. Obiettivi da raggiungere attraverso azioni su beni e siti di notevole interesse e di importanza nazionale, per i quali sono necessari progetti organici di tutela, riqualificazione, promozione e fruizione. Tre le linee di intervento

Nel dettaglio, la somma disponibile di 199.076.000 euro è così suddivisa: 186.285.510 euro per interventi di recupero in 16 regioni; i rimanenti 12.790.490 euro per 3 nuove acquisizioni di beni immobili al patrimonio dello Stato.

BENI culturali villa medicea dell'ambrogiana

Villa Medicea dell’Ambrogiana a Montelupo Fiorentino (FI) / Foto: Mongolo1984 – Wikipedia – Licenza CC BY-SA 4.0.

Beni culturali: gli interventi di recupero

I 38 interventi di recupero e restauro previsti dal Ministero della Cultura riguardano questi siti, da nord a sud. Piemonte: implementazione del Distretto Centrale dei Musei a Torino (Musei Reali, Palazzo Madama, Archivio di Stato e Teatro Regio) e il bicentenario del Museo Egizio a Torino. Lombardia: Basilica Concattedrale di Sant’Andrea a Mantova; Parco Archeologico dell’Anfiteatro a Milano; Museo dela Resistenza a Milano; Castello di Belforte a Varese. Veneto: Latteria Cooperativa di Canale d’Agordo e Percorso di Papa Luciani a Canale d’Agordo (BL); Basilica di San Marco e Cortili delle Procuratie Nuove a Venezia. In Friuli-Venezia Giulia: valorizzazione aree archeologiche di Iuium Carnicum a Zuglio (UD). Liguria: Villa Diana sull’isola di Gallinara ad Albenga (SV). Emilia-Romagna: Magazzino ferroviario nord del Campo di Fossoli a Carpi (MO); 900 anni della Cattedrale di Santa Maria Assunta a Piacenza e Collegiata di Castell’Arquato (PC); Basilica e convento di Santa Maria in Vado a Ferrara.

Toscana: Archivio di Stato di Firenze; Villa Medicea dell’Ambrogiana a Montelupo Fiorentino (FI); Completamento del Museo Mitoraj a Pietrasanta (LU); Anfiteatro di Volterra (PI). Marche: Complesso monumentale del Santuario della Santa Casa a Loreto (AN); Museo della Fondazione Dario Fo e Franca Rame a Pesaro. Umbria: Antico Episcopio e Santuario della Spoliazione ad Assisi (PG). Lazio: Archivio Centrale dello Stato, Complesso del San Michele – ICCROM, nuovo MAXXI, Palazzo Poli e Calcografia a Roma; restauro delle porte Libitinaria e Triumphalis del Colosseo e adeguamento antincendio del Vittoriano a Roma; Palazzo Baronale Colonna a Colonna (RM); Complesso dell’antico Ospedale Grande degli Infermi a Viterbo. Abruzzo: Palazzo Davalos a Vasto (CH).

Campania: Certosa San Giacomo a Capri (NA); Palazzo Reale a Napoli; Basilicata: Museo della Modernità Interattiva nell’ex carcere giudiziario a Melfi (PZ); Calabria: Cattedrale di Santa Maria Assunta a Cosenza; ex Convento dello Spirito Santo a Vibo Valentia. Puglia: Castello Aragonese a Taranto. Sardegna: Nuraghe Costa o Sa Regia a Burgos (SS); Circuito dei Nuraghi a Ussaramanna (SU), Pompu (OR) e Quartu Sant’Elena (CA).

palazzo reale di napoli beni culturali

Palazzo Reale di Napoli / Foto da Wikipedia

Beni culturali: le acquisizioni

In attesa delle necessarie procedure di verifica di congruità della valutazione delle stime di acquisto da parte dell’Agenzia del Demanio, il Ministero della Cultura ha autorizzato i fondi per le seguenti acquisizioni al patrimonio dello Stato: Villa Massenzia, estesa proprietà tra Cecilia Metella e Circolo Massenzio lungo la via Appia Pignatelli a Roma (base per i servizi aggiuntivi a favore dell’intero Parco Archeologico dell’Appia Antica); Villa Buonaccorsi a Potenza Picena (MC), aggiudicata da un fondo immobiliare privato, sarà indispensabile alle successive operazioni di valorizzazione sotto il profilo ambientale, storico, culturale ed economico per una nuova fruizione pubblica della splendida villa settecentesca.

Infine, la terza acquisizione avviene nella città metropolitana di Venezia e riguarda alcuni terreni agricoli, privi di fabbricati, che secondo i rilevamenti scientifici, corrispondono al contesto di giacenza della massima estensione della città romana di Altino (corrispondente a foro, teatri, viabilità e contesti residenziali). Tale acquisizione permetterebbe di rendere unitaria e organica l’area archeologica e il percorso di visita comprendente il Museo Nazionale, AltinoLab e le aree archeologiche di Altino.

Foto Venezia: Marika Sartori / Unsplash.com