La Bologna misteriosa nel libro di Morena Poltronieri
19 Maggio 2021Il volto oscuro di una Bologna misteriosa, che in una città nota per gastronomia, cultura e divertimenti passa naturalmente in secondo piano. Un lato nascosto e affascinante del capoluogo dell’Emilia-Romagna che l’antropologa Morena Poltronieri descrive nel suo libro Bologna esoterica e occulta, uscito per Intermedia Edizioni.
Studiosa della cultura ermetica, l’autrice offre una bussola per orientarsi in una sorprendente realtà dalle antichissime radici storiche, punteggiata di simboli e significati misteriosi. L’aspetto esoterico di Bologna è presente ovunque, a partire dalle sue dodici porte collegate agli altrettanti segni dello Zodiaco. Non a caso, fu proprio qui che venne istituita la più importante cattedra di astrologia d’Europa.
Nelle oltre 300 pagine del volume, arricchite di illustrazioni a colori, Morena Poltronieri conduce il lettore e il visitatore attraverso il linguaggio ermetico racchiuso nelle opere d’arte dell’Archiginnasio. Arrivando quindi ai simboli identitari della città: i portici e le torri degli Asinelli e della Garisenda. I primi con i loro capitelli, campionario di simbolismi e riferimenti; la torre della Garisenda con una lapide che riporta una particolare citazione di Dante Alighieri.
Infatti, Dante racconta che a Bologna si sarebbero parlati due linguaggi diversi in due quartieri opposti geograficamente, per cui questa torre rappresentava il punto di incontro. Quasi certamente il significato è da ricercarsi in ambito allegorico. Probabilmente si riferiva a due gerghi di tipo simbolico, rimasti segreti. Non mancano altre storie della Bologna misteriosa, come i macabri studi del fisico Giovanni Aldini, nipote di Luigi Galvani, e la “magica pietra di Bologna”. Che altro non è che baritina, solfato di bario che si trova nelle argille di monte Paderno e in altre colline della zona, ma che nel ‘600 divenne famosa in tutta Europa.
Foto in alto: Max Nayman / Unsplash.com
