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Cammino tra terra e mare: a piedi dall’Etruria al Tirreno

22 Gennaio 2025

Un’esperienza di viaggio lento, a contatto autentico con la natura. Questo è il Cammino tra terra e mare, un nuovo itinerario di turismo a piedi tra le province di Viterbo e Roma. Con una particolarità: rimane aperto solo per un breve periodo dell’anno, affinché l’ambiente possa rigenerarsi.

Il Cammino tra terra e mare, inaugurato a novembre 2024, è nato da un progetto di Damiano Fabbri e associazione Freedom. Collega Villa San Giovanni in Tuscia, nel cuore dell’Etruria meridionale, con il porto di Civitavecchia. Da qui, attraverso l’imbarco, è possibile proseguire il proprio viaggio seguendo altri importanti cammini d’Italia.

La destinazione spontanea è il Cammino 100 Torri in Sardegna, dove c’è anche il Cammino Minerario di Santa Barbara. Inoltre, la Gran Traversata Elbana (che attraversa tutta la dorsale dell’isola d’Elba) e altri due itinerari in Sicilia: la Magna Via Francigena, antico tragitto di cavalieri, pastori e mercanti da Palermo ad Agrigento; e la Via Normanna, da Palermo a Messina, percorsa un tempo da re normanni, pellegrini e viandanti.

Oppure, restando nel Lazio, si può percorrere il Cammino dei Minatori ad Allumiere, già tappa intermedia del Cammino tra terra e mare.

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Cammino tra terra e mare: tra avventura e consapevolezza

Il Cammino tra terra e mare fonde in sé l’emozione di un avventura attraverso terre selvagge, valicando i Monti della Tolfa per poi scendere leggeri al Mar Tirreno; un’esperienza culturale che richiama i contatti tra i popoli antichi sul Mediterraneo; e la consapevolezza ambientale quanto mai indispensabile in quest’epoca. Ogni vagabondo ha anche un ruolo fondamentale nella tutela e nel monitoraggio del territorio che attraversa, diventandone custode. Attraverso appositi codici QR si possono effettuare segnalazioni.

Per sviluppare questo progetto – spiega Damiano Fabbrici sono voluti sette anni. Il tutto nasce dal casale di mio nonno Felice da cui si vedevano i Monti della Tolfa: da piccolo, sognavo di vedere cosa ci fosse oltre i monti. Cioè il mare. Da questo sogno è nata un’idea di esplorazione, avventura, navigazione ed ecosostenibilità, unendo l’elevato valore storico, archeologico e paesaggistico dell’Etruria con le altre sponde del Tirreno e la bellezza del cammino a piedi“.

Il Cammino tra terra e mare è “un ponte di collegamento per sognatori. Un andare lento, tra paesi e panorami, guadando fiumi e valicando monti. Una rotta tra le stelle che collega terre antiche, trattandole con rispetto e attenzione“.

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Come percorrere il Cammino tra terra e mare

Il Cammino tra terra e mare è lungo 65 km. Il punto di partenza è in Piazza Savoia 2 a Villa San Giovanni in Tuscia (VT), raggiungibile in bus con linee regionali Cotral o a piedi da Via Francigena, Via Romea Strata, Cammino Tuscia 103, Cammino dei Tre Villaggi o dalla stazione ferroviaria di Vetralla (linea FL3 Roma-Cesano-Viterbo).

I sentieri, praticabili a piedi o in bicicletta, attraversano le località di Blera, Civitella Cesi, Tolfa, La Bianca, Allumiere e infine Civitavecchia, con punto di arrivo al Museo Archeologico Nazionale in Largo Cavour 1, dove è possibile presentare i timbri ricevuti nelle varie tappe e ricevere la Pergamena del Vagabondo tra terra e mare. Giunti al porto, ciascuno può scegliere se concludere il proprio viaggio o salpare sulle rotte del Mediterraneo verso destinazioni più lontane, dove riprendere altre suggestive esperienze a piedi.

Il cammino si percorre dopo aver ricevuto “lo stretto necessario“, dopo aver effettuato la prenotazione sul sito. Il kit include la mappa del vagabondo su cui apporre i timbri, il libro guida, una matita seminabile, una cartolina fatta a mano e una mela. Ogni paese dispone di una propria rete di servizi, alloggi e ristori, oppure è possibile montare la propria tenda in punti appositamente attrezzati.

Da ricordare che l’accesso al Cammino tra terra e mare è a numero limitato. Sarà nuovamente aperto ai vagabondi dal 1° aprile fino al 10 giugno 2025, per un numero massimo di 100 persone. In seguito sarà fruibile solo in determinati periodi, in modo tale che nei restanti mesi la natura abbia la possibilità di rigenerarsi, limitando l’impatto ambientale.

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Da sapere

Il livello di difficoltà delle varie tappe del Cammino tra terra e mare è intermedio o difficile. Quindi è consigliato per escursionisti di una certa esperienza e ben attrezzati.

Non sarà una guida ad accompagnare il vagabondo sul Cammino tra terra e mare, ma un libro. Un libro che è poi un’appendice del progetto. Un suo prolungamento. Un’esperienza collettiva di ragionamento e di scrittura, spalmata su un intero anno solare al fine di raccontare il cammino e tutto ciò che gli ruota attorno. Il libro sarà disponibile a partire dalla primavera 2025 (Sette Città editore).

Dall’esperienza del Terra e mare nasce il Consorzio Camminatori Indipendenti, un collettivo fluido di passi e di scrittura, che firma proprio il libro.

Il progetto è realizzato con la collaborazione e il contributo dei Comuni di Allumiere (RM), Blera (VT), Civitavecchia (RM), Tolfa (RM) e Villa San Giovanni in Tuscia (VT), delle Università Agrarie di Allumiere, Civitella Cesi e Tolfa e del CAI – Club Alpino Italiano sezione di Viterbo.

Per informazioni: camminoterramare.it – 393.6639198 (Damiano) – 338.2653141 (Pasquale) – cammini.freedom@gmail.com – Instagram: @camminoterramare.

Immagini tratte dal sito Camminoterramare.it