“Contro. Dieci storie minime di sport”, il libro di Paolo Patui
21 Gennaio 2025Contro. Dieci storie minime di sport è il libro di Paolo Patui, uscito il 22 gennaio 2025 per Bottega Errante Edizioni. Con prefazione di Marco Pastonesi, racconta uno sport che non è solo agonismo, ma resistenza, amicizia, e capacità di accettare la sconfitta con dignità.
Dieci racconti che esplorano discipline come calcio, boxe, canottaggio e ciclismo, narrando vite segnate da ambizioni, sconfitte e dignità. Dalle partite di calcio giocate durante il rapimento di Aldo Moro, ai tornei di ragazzini che si svolgono mentre l’uomo mette piede sulla Luna, fino alle palestre di periferia come luoghi di riscatto, i protagonisti combattono contro i propri limiti e contro le ingiustizie della vita.
Spiega l’autore: «Volevo raccontare uno sport diverso da quello mercificato che vediamo oggi. Uno sport fatto di persone comuni, di fatica e amicizia, dove perdere non è un’umiliazione ma una lezione di vita. Non tutti godiamo delle straordinarie doti fisiche degli atleti, ma non per questo dobbiamo pensare che l’attività sportiva sia meno importante, meno emozionante, meno educativa».
«Sono storie minime – prosegue Patui – perché sono le nostre storie, di tutti i giorni, di chi esce a fare una corsa a piedi o in bicicletta, di chi gioca a pallone o a basket con gli amici, di chi riesce a fare una schiacciata in una partita di pallavolo studenti contro insegnanti. Le discipline sportive sono state scelte per affinità personale (calcio, basket bicicletta), altre come il canottaggio o i tornei a braccio di ferro per il gusto di sperimentare formule narrative insolite».
“Contro” di Paolo Patui: l’intreccio tra sport e storia
Nelle pagine di Contro. Dieci storie minime di sport, lo sport diventa una lente attraverso cui leggere i grandi eventi storici. «Sport e storia si intrecciano inevitabilmente: fanno parte delle vicende dell’umanità – afferma Paolo Patui – Pensiamo ai pugni alzati di Tommie Smith e John Carlos alle Olimpiadi del ’68, o alla vittoria della Coppa Davis in Cile sotto Pinochet. Nel mio libro, le partite si giocano sullo sfondo di eventi che hanno segnato l’Italia, come il rapimento di Aldo Moro o il primo sbarco sulla Luna. Lo sport riflette sempre i cambiamenti sociali e culturali di un’epoca».
Molte storie del libro prendono spunto dal vissuto dell’autore: «Tra tutti, il racconto di Chiquito. Un ragazzino imbranato, picchiato da tutti, che rideva sempre in faccia a quelli che lo bullizzavano è rimasta un passaggio fondamentale della mia adolescenza. Ma la maggior parte dei racconti esula da vicende autoreferenziali. I racconti sono tutti tuoi figli e un buon padre non fa preferenze. Ma mi è piaciuto molto cimentarmi nelle narrazioni che hanno come protagoniste dei personaggi femminili. Ragazze che picchiano contro un saccone, che remano sulle acque del Po, che sbuffano in bici sulle salite dei colli bolognesi. Tutte si portano dietro dei vissuti dolorosi e lo sport le aiuta se non a cancellarli, perlomeno ad accettarli».
Ad arricchire il volume, la prefazione del giornalista Marco Pastonesi, che descrive lo sport come «un contenitore dove c’è già tutto: fatica, sogni, paura, amicizia, sacrificio». Patui concorda e aggiunge: «Lo sport è un grande contenitore. Racchiude nel suo universo fatica e sacrificio, dolore e ansie, sogni e speranze, paura e coraggio, ebrezza e delusione, precipizi e redenzioni, rivalità e amicizia. Lo sport mette alla prova te con te e te con gli altri. Esattamente quello che fa la vita con noi ogni giorno».
Immagini fornite da Ufficio Stampa Bottega Errante Edizioni