L’Amazzonia vista da Sebastião Salgado al MAXXI di Roma
data: dal 1° ottobre 2021 al 13 febbraio 2022
luogo: MAXXI (Via Guido Reni 4), Roma
orario: martedì-domenica 11.00-19.00
L’Amazzonia vista attraverso oltre 200 immagini di Sebastião Salgado, in una mostra allestita al MAXXI di Roma dal 1° ottobre 2021 al 13 febbraio 2022. Questo è il progetto Sebastião Salgado. Amazônia, nella sua prima tappa italiana.
Un’immersione totale nella foresta amazzonica, tra la maestosità della sua vegetazione, la potenza delle montagne, il fragore delle acque, la vita delle popolazioni indigene che la abitano e custodiscono. E un’occasione per riflettere sulla necessità di proteggere tutto questo. L’esposizione, prodotta dal MAXXI in collaborazione con Contrasto, è a cura di Lélia Wanick Salgado, compagna di viaggio e di vita del grande fotografo brasiliano nato nel 1944.
Dopo il progetto Genesis, dedicato alle regioni più remote del pianeta per testimoniarne la maestosa bellezza, Sebastião Salgado ha intrapreso una nuova serie di viaggi per catturare l’incredibile ricchezza e varietà della foresta amazzonica brasiliana e i modi di vita dei suoi popoli, stabilendosi nei loro villaggi per diverse settimane e fotografando diversi gruppi etnici.
L’Amazzonia occupa un terzo del continente sudamericano, un’area più estesa dell’intera Unione Europea. Questo progetto è durato sei anni, durante i quali Salgado ha fotografato la foresta, i fiumi, le montagne e le persone che vi abitano. Registrando l’immensa potenza della natura e bellezza di quei luoghi e cogliendone, allo stesso tempo, la fragilità. Il fotografo vuole accendere i riflettori sulla necessità e l’urgenza di proteggere l’ecosistema del polmone verde del mondo insieme ai suoi abitanti.
Sebastião Salgado. Amazônia: la mostra
La mostra di Sebastião Salgado è divisa in due parti. Nella prima, le fotografie sono organizzate per ambientazione paesaggistica, con le sezioni che vanno dalla Panoramica della foresta in cui si presenta al visitatore l’Amazzonia vista dall’alto, a I fiumi volanti. Cioè una delle caratteristiche più straordinarie e allo stesso tempo meno conosciute della foresta pluviale: la grande quantità d’acqua che si innalza verso l’atmosfera.
Tutta la forza, a volte devastante, delle piogge è raccontata in Tempeste tropicali. Montagne, invece, presenta i rilievi montuosi che definiscono la vita del bacino amazzonico. Si prosegue con la sezione La foresta. Un tempo definita “Inferno Verde”, oggi da vedere come uno straordinario tesoro della natura. Infine, Isole nel fiume, l’arcipelago che emerge dalle acque del Rio Negro.
La seconda parte è dedicata alle diverse popolazioni indigene immortalate da Salgado nei suoi viaggi. Come ad esempio gli Awá-Guajá, che contano solo 450 membri e sono considerati la tribù più minacciata del pianeta. O gli Yawanawá, che, sul punto di sparire, hanno ripreso il controllo delle proprie terre. Per finore con i Korubo, una delle tribù con meno contatti esterni. Proprio la spedizione di Salgado nel 2017 è stata la prima occasione in cui un team di documentaristi e giornalisti ha trascorso del tempo con loro.
Oltre alle immagini, poste a diverse altezze e presentate in diversi formati, la mostra si sviluppa in spazi che ricordano le ocas, tipiche abitazioni indigene, evocando i piccoli e isolati insediamenti umani nel cuore della giungla. La visita è accompagnata da una traccia audio composta appositamente da Jean-Michel Jarre e ispirata ai suoni autentici della foresta, come il fruscio degli alberi, i versi degli animali, il canto degli uccelli o il fragore dell’acqua che cade a picco dalle montagne.
Immagini gentilmente fornite dagli Uffici Stampa MAXXI e Contrasto