la colonia marivaux

“La Colonia” di Marivaux al Teatro Romano di Torino


data: 3-4 settembre 2023

luogo: Teatro Romano (Via XX Settembre 88), Torino

orario: 21.00

Dopo il successo al Teatro della Pergola di Firenze, dove ha debuttato in anteprima nazionale, arriva al Teatro Romano di Torino il 3 e 4 settembre 2023 La Colonia. Un testo utopistico scritto da Marivaux nel 1750, ripreso e tradotto per la prima volta in italiano dal regista Beppe Navello.

Un’opera di straordinaria attualità sulla condizione femminile che narra di una rivolta di donne, dopo un naufragio su un’isola deserta, contro i mariti che vogliono legiferare senza coinvolgerle. Scopo della ribellione è costruire un nuovo mondo in quella colonia sperduta in mezzo all’oceano. Le tematiche espresse, che risuonano altamente contemporanee alle nostre orecchie, erano uno dei più controversi argomenti nel dibattito filosofico e sociale dell’Illuminismo francese.

Con le scene e costumi di Luigi Perego, le musiche di Germano Mazzocchetti e le luci di Orso Casprini, la commedia è pensata per numerosi personaggi (più della metà sono donne, rarità nella tradizione teatrale) ai quali Marivaux offre la possibilità di misurarsi con molteplici registri interpretativi. La compagine di interpreti, che fa parte della Compagnia di Sala Prove, è composta da Daria Pascal Attolini, Marcella Favilla, Luigi Tabita; Luchino Giordana, Maria Alberta Navello, Fabrizio Martorelli, Giuseppe Nitti; Cecilia Casini, Giulia Lanzilotto, Claudia Ludovica Marino, Erica Trinchera e Alessandro Panatteri.

la colonia di marivaux

La Colonia: le parole di Beppe Navello

Ricorda Beppe Navello: «Nel 1750 Marivaux decise di riadattare una sua vecchia commedia in tre atti che non aveva avuto successo, ricompattandola in un atto unico. Ventuno anni prima, il 18 giugno 1729 quella commedia, sotto il titolo ‘La nouvelle colonie’, era stata rappresentata al Théâtre des Italiens. E, nonostante il cast annoverasse alcune star dell’epoca come Silvia Balletti e Pierre François Biancolelli, era stata ritirata dopo una sola rappresentazione. Colpa del testo ispirato a una delle questioni filosofiche più scottanti sollevate dagli illuministi? Colpa di un eccesso di verbosità in un teatro come quello italiano che i parigini continuavano a considerare erede della Commedia dell’Arte? Una scarna cronaca del ‘Mercure de France’ è tutto quel che ci rimane della recita del 1729 e non consente valutazioni storico critiche convincenti».

La produzione è realizzata dall’Associazione Teatro Europeo in collaborazione con il Teatro della Toscana e con il sostegno di MiC – Direzione Generale Spettacolo nell’ambito del progetto Marivaux: le utopie. Un’iniziativa con il patrocinio dell’Institut Français Italia. L’evento è in collaborazione con i Musei Reali di Torino.

Foto © Filippo Manzini fornite da Ufficio Stampa Elisabetta Castiglioni



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