![dina goldstein](https://www.movemagazine.it/wp-content/uploads/2025/02/dina_goldstein_mostra_milano.jpg)
Dina Goldstein, un’artista tra fiaba e realtà
data: dal 20 febbraio al 23 marzo 2025
luogo: Fabbrica Eos Arte Contemporanea (Viale Pasubio 8/A), Milano
orario: lunedì-sabato 11.00-13.00 - 15.30-18.30
Tallulah Studio Art in collaborazione con Fabbrica Eos presenta la mostra personale di Dina Goldstein Un’artista tra fiaba e realtà. L’esposizione è visitabile a Milano presso la galleria Fabbrica Eos Arte Contemporanea dal 20 febbraio (inaugurazione ore 18.00) al 23 marzo 2025. Il progetto fotografico è a cura di Patrizia Madau.
Dina Goldstein è l’artista visiva contemporanea di origine israeliana e ora residente a Vancouver che attraverso il suo occhio fotografico invita a riflettere sulla bellezza e sull’ironia della vita. Nata nel 1969 a Tel Aviv, Dina Goldstein ha saputo crearsi un percorso che ha lasciato un segno nel panorama dell’arte contemporanea. Si è distinta per i suoi lavori che fondono il surrealismo pop con una critica sociale profonda.
Dina Goldstein e la sua visione
Il percorso espositivo presenta una selezione dei suoi progetti più celebri. Tra questi spicca In the Dollhouse, in cui Dina Goldstein esplora le tematiche della bellezza, del potere e della sessualità attraverso le immagini iconiche di Ken e Barbie. Queste due bambole, simboli di perfezione e aspirazioni irrealistiche, diventano protagoniste di scenari che mettono in discussione le nostre percezioni sulla vita reale. Dina Goldstein riesce a stravolgere l’idea di felicità perfetta per mostrarci che anche le figure più luminose possono nascondere ombre e insoddisfazione.
Il genio creativo di Goldstein esplode in maniera ancora più audace con Fallen Princesses. Un progetto in cui l’artista reinterpreta le amiche principesse dei nostri sogni infantili. E le presenta in contesti che sfidano il tradizionale racconto delle favole. Le principesse Disney, spesso avvolte nella loro aura di incanto e serenità, vengono catturate in momenti crudi e reali, costringendoci a confrontarci con le difficoltà che la vita presenta. La sua visione ironica e provocatoria trasmette un messaggio potente: le favole non devono sempre avere un finale felice.
La serie Gods of Suburbia offre una profonda analisi del ruolo della religione e della fede nel mondo contemporaneo. Infine in Last Supper, East Vancouver, Da A Goldstein prende ispirazione dal celeberrimo dipinto di Leonardo da Vinci per ricreare l’Ultima Cena in un contesto urbano e moderno. Questa reinterpretazione non solo omaggia un capolavoro artistico, ma ci porta anche a riflettere sulle dinamiche sociali attuali e sui luoghi di marginalità. Come il Downtown Eastside di Vancouver, dove storie di redenzione e caduta si intrecciano.
Foto ©️ Dina Goldstein courtesy Tallulah Studio Art fornite e autorizzate da Ufficio Stampa Studio Battage
![dina goldstein](https://www.movemagazine.it/wp-content/uploads/2025/02/dina_goldstein_mostra_milano_.jpg)
Foto ©️ Dina Goldstein courtesy Tallulah Studio Art fornita da Ufficio Stampa Studio Battage