Gli Egizi e i doni del Nilo: mostra a Forte dei Marmi
data: dal 1° agosto 2024 al 2 febbraio 2025
luogo: Forte di Leopoldo I (Piazza Garibaldi), Forte dei Marmi Lu
orario: orari vari
Gli Egizi e i doni del Nilo è una mostra di 24 reperti provenienti dal Museo Egizio di Torino allestita a Forte dei Marmi (LU), presso il Forte di Leopoldo I, dal 1° agosto 2024 al 2 febbraio 2025. L’esposizione è presentata da Fondazione Villa Bertelli e Comune di Forte dei Marmi .
La storia millenaria dell’antico Egitto raccontata attraverso le arti, le tecniche, le professioni e i materiali utilizzati della grande civiltà sviluppatasi sulle rive del Nilo. Questo è possibile grazie alla collaborazione con l’istituzione torinese, settimo museo più visitato in Italia e seconda realtà nel mondo dedicata alla civiltà egizia.
Tra i reperti in mostra, un tipico modellino di imbarcazione dei corredi funerari del Primo Periodo Intermedio (2118 – 1980 a.C.). Un’opera in legno stuccato e dipinto, decorato con la coppia di occhi udjat a protezione dello scafo. Queste imbarcazioni in genere rappresentano il viaggio del defunto verso la città sacra di Abido. Dalla Galleria della Cultura Materiale del Museo Egizio proviene invece il set completo di vasi canopi in alabastro di Ptahhotep, vissuto durante il Terzo Periodo Intermedio (1076 – 722 a.C.). I quattro vasi sono chiusi da coperchi che ritraggono i Figli di Horus, con teste zoomorfe, utilizzati per conservare separatamente gli organi del defunto.
Gli Egizi e i doni del Nilo: le riproduzioni
Il percorso espositivo è inoltre arricchito da infografiche e installazioni multimediali, con approfondimenti storico-scientifici sui reperti e sui diversi periodi storici riguardanti gli egizi. Oltre ai reperti originali sono presenti due significative riproduzioni provenienti dal Museo Egizio: la statua monumentale di Ramesse II e il sarcofago di Butehamon. Queste servono per offrire testimonianza di reperti inamovibili, ma di grande interesse storico e artistico. All’esterno del Forte di Leopoldo I, la riproduzione invita i passanti ad accedere al museo. Realizzata in vetroresina in scala 2:1, l’opera costituisce un modello di bellezza assoluto per l’arte egizia, paragonata dal padre dell’egittologia moderna, Jean-François Champollion, all’Apollo del Belvedere.
Il terzo piano del Forte è riservato al sarcofago di Butehamon, per consentire ai visitatori di prendere idealmente parte allo studio scientifico del reperto, accedendo a contenuti multimediali. Riprodotto in scala 1:1 a partire dai rilievi condotti dal Politecnico di Milano e stampato in 3D, il sarcofago offre una concreta testimonianza di come i dati invisibili raccolti durante l’analisi di un reperto possano trovare una manifestazione materiale. Un sistema di mapping consente, infatti, di raccontare in modo dinamico come il manufatto fu concepito, costruito e successivamente restaurato.
Gli orari sono variabili a seconda del periodo. Si consiglia di consultarli QUI.
Foto © Barbara Cardini fornite e autorizzate da Ufficio Stampa CSArt – Chiara Serri