El Greco in mostra per la prima volta a Milano
data: dall'11 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024
luogo: Palazzo Reale (Piazza del Duomo 12), Milano
orario: martedì-domenica 10.00-19.30 (giovedì chiusura 22.30)
Per la prima volta a Milano, un ampio e inedito progetto espositivo dedicato al grande pittore Doménikos Theotokópoulos, noto come El Greco (Creta, 1541 – Toledo, 1614) abita gli spazi del piano nobile di Palazzo Reale. La mostra è visibile dall’11 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024.
Il progetto espositivo presenta 41 opere del maestro cretese e vanta prestigiosi prestiti internazionali. Un’occasione unica per scoprire l’opera dell’artista, alla luce delle ultime ricerche e di un’innovativa riflessione storico-critica sul suo lavoro. La mostra prende infatti, in considerazione l’impatto dei modelli italiani nella formazione dell’artista e l’interpretazione dell’ultimo periodo toledano di impostazione compositiva bizantina.
Un’artista in continua evoluzione
Il percorso espositivo è articolato in sezioni che sottolineano il rapporto dell’artista con i luoghi in cui ha vissuto. Restituiscono una precisa ricostruzione storico-biografica che propone uno sguardo nuovo sull’opera di questo straordinario artista. Il confronto con la grande pittura romana e veneziana farà emergere il potente tema del labirinto, a sottolineare come la vita di El Greco sia stata una sorta di immenso romanzo di formazione ambientato tra le capitali culturali del Mediterraneo.
Riprendendo il mito di Arianna, il labirinto funge da metafora per approfondire l’evoluzione artistica, tematica e tecnica di El Greco. Cambiamenti che si verificano in coincidenza con il cambiamento di ambiente e città. La mostra indaga così, l’influenza che i grandi artisti italiani ebbero nella sua pratica artistica e nella versione del Manierismo. Michelangelo, Parmigianino, Correggio, Tiziano, Tintoretto, i Bassano furono scelti a modello e il loro insegnamento non fu mai abbandonato.
L’esposizione affronta anche il tema del cambio di scala. In Italia El Greco dipinge per lo più opere di piccolo formato come il Trittico di Modena o l’Adorazione dei Magi del Museo Lázaro Galdiano di Madrid. Mentre in Spagna il cambio di scala è sorprendente, come si vede nelle opere di El Expolio della Chiesa di Santa Leocadia di Toledo o ne Il battesimo di Cristo della Fondazione Ducal de Medinaceli.
Infine, il ritorno alla concezione frontale e diretta propria delle icone bizantine, con la quale El Greco ha costruito una concezione religiosa sconosciuta e impressionante, come nelle versioni dell’Apostolato o della Veronica col Volto Santo.
Un percorso espositivo per aree tematiche
La mostra si compone di 5 momenti fondamentali, pensati come aree tematiche. La prima sezione, intitolata Il bivio, racconta gli esordi del pittore attraverso la produzione cretese di icone e il successivo apprendistato a Venezia e poi a Roma. Una tappa decisiva questa, durante la quale El Greco abbandona la “maniera greca” propria dei madonnari. Grazie allo studio della statuaria antica infatti, diviene pittore “alla maniera latina” con uno stile caratterizzato dall’uso del colore e della macchia.
La seconda sezione si intitola Dialoghi con l’Italia ed espone una serie di opere in cui emerge l’influenza di pittori italiani. Infatti si può osservare come di Tiziano e dei Bassano ammiri l’uso del colore e della luce, di Michelangelo la maestria della figura.
La terza sezione, Dipingendo la santità, approfondisce la fase del lavoro a Toledo, come pittore di scene religiose e dipinti devozionali. Lontano da mode e correnti, El Greco trova la calma necessaria per continuare ad indagare un linguaggio sempre più personale, astratto e stravagante. La quarta sezione, L’icona coincide con l’ultima fase produttiva, caratterizzata da un sistema compositivo che si richiama alle icone della natia Creta. Sviluppa infatti, una produzione caratterizzata da un approccio diretto, frontale, senza che nulla possa distogliere dalla devozione. Sono lavori di profonda introspezione, in cui si indaga a fondo la potenzialità espressiva dei gesti.
Conclude la mostra una sezione in cui si rende omaggio all’unica opera mitologica realizzata da El Greco, El Greco nel Labirinto, capolavoro tardivo e geniale, pieno di messaggi ancora oggi non completamente interpretati.
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Foto © Roberto Serra courtesy MondoMostre
Immagini fornite da Ufficio Stampa PCM Studio di Paola C. Manfredi