elisabetta benassi

Al MACRO di Roma una mostra su Elisabetta Benassi


data: dal 9 maggio al 25 agosto 2024

luogo: MACRO (Via Nizza 138 / Via Reggio Emilia 54), Roma

orario: Martedì-mercoledì-giovedì-venerdì 12.00-19.00 / sabato-domenica: 10.00-19.00

Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma dedica una grande mostra antologica all’artista Elisabetta Benassi, nata nella capitale nel 1966. L’esposizione, dal titolo Autoritratto al lavoro, è visitabile dal 9 maggio al 25 agosto 2024.

Il progetto presenta oltre venti anni della sua produzione. Giustappone lavori storici dei primi anni 2000 a opere recenti e a tre nuove produzioni realizzate appositamente per l’occasione.

Muovendosi con libertà tra i più diversi linguaggi, medium e immaginari, da sempre tratto distintivo della sua ricerca, Benassi osserva l’eredità culturale, critica e artistica della modernità. L’intenzione dell’artista è «entrare nella storia non per citarla ma per poterla far rivivere nel presente, creando una sorta di intrusione», suggerendo un’idea del tempo sempre paradossale.

elisabetta benassi

© Michela Pedranti – DSL Studio / Immagine fornita e autorizzata da Ufficio Stampa MACRO

Elisabetta Benassi: la concezione della mostra

Convinta che le mostre siano importanti più delle singole opere per articolare un’idea in modo complesso, Elisabetta Benassi ha scelto di proporre una riflessione sul concetto stesso di retrospettiva progettando un grande intervento installativo. Una mise-en-scène delle sue opere, realizzata attraverso un sistema di architetture e ambienti disposti nello spazio come fossero quinte teatrali.

Ciascuna di queste strutture modulari è pensata per accogliere un’opera, nascondendola in parte allo sguardo dei visitatori. E al contempo per rispondere alle sue specifiche intenzioni narrative e poetiche. Si offre così un nuovo dispositivo di fruizione a lavori spesso nati in risposta a determinati luoghi, situazioni e temporalità.

Ogni struttura è ricoperta da pannelli modulari in gesso recanti le tracce dei materiali che l’hanno plasmata. Appare come un corpo scultoreo dalle sembianze brutaliste, risultando in un display che è esso stesso intervento artistico volto a ripensare le forme convenzionali della mostra retrospettiva.

Prima foto in alto: © Agnese Bedini – DSL Studio
Immagini fornite e autorizzate da Ufficio Stampa MACRO



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web: www.museomacro.it