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“One night in Florence”, Qian Wu espone a Firenze


data: dal 13 gennaio all'8 febbraio 2024

luogo: Galleria Art Art (Via Ghibellina 105-107-111), Firenze

orario: n.d.

One night in Florence è la mostra personale dell’artista cinese Qian Wu, a cura di Daniela Pronestì. L’esposizione è visitabile a Firenze dal 13 gennaio all’8 febbraio 2024 presso la Galleria Art Art. Il testo critico è di Claudio Rocca. Qian Wu, nato nel 1991, ha all’attivo mostre in tutto il mondo e ha vinto nel 2023 il Fiorino d’oro del 60° Premio Firenze.

Attraverso il titolo che introduce la mostra, il giovane pittore, per la prima volta ospite nel capoluogo toscano, propone un’immersione nella rilettura dei versi del grande poeta cinese Xu Zhimo. Questi, nel giugno del 1925, dalle pendici degli Appennini affacciati sulla valle di Firenze, scriveva di getto la lirica omonima, dando voce a una giovane donna il cui amante l’avrebbe lasciata prima dell’alba.

Come scrive Rocca, “accostarsi alla pittura dell’artista Qian Wu può assumere il valore di un’esperienza letteraria: una poesia visiva che si apre a quegli occhi che sanno ritrovare l’innocenza, parafrasando la lirica di Xu Zhimo“.

qian wu florence night

L’arte di Qian Wu

La mostra suggerisce un viaggio immersivo e puramente astratto, in richiami di apertura, energia, vitalità. Utilizzando un mix di olio e resine acriliche verdi e bianche su tela, stesure piatte ed effetti vibranti del frottage, l’artista cinese sceglie grandi-medi formati. E rispetta il rigore di una palette seriale, che rispetto alle opere precedenti (in dominante nera, poi in blu elettrico), liberano ora la nuova dominante verde. Dal cielo cosmico alla vibrazione di felci e conifere. Non tanto attraverso un verde evocativo di quiete, piuttosto un verde squillante. In esso si aprono a incastro travi bianche che fendono lo spazio della tela, costruiscono griglie articolate, come brecce di luce che filtrano fra cime arboree.

Nelle opere di Wu la superficie pittorica è attraversata da bianche linee di forza che creano uno spazio dilatato, utilizzando textures lavorate con variazioni appena percettibili di spessore. L’attrazione per la grande dimensione si esprime in composizioni nelle quali è contraddetto l’ordine gerarchico tradizionale. Così esiste un centro, una base, una sommità. Ogni angolo della tela è importante quanto ciò che risiede al centro. Tanto che l’occhio dello spettatore è spinto a percorrere l’opera senza focalizzare l’attenzione su alcuna delle sue parti. Il dipinto risulta un vero e proprio ambiente nel quale immergersi.

Immagini fornite da MA-EC Gallery

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tel: nd

e-mail: info.milanart@gmail.com

web: n.d.