Il mito e la figura di Penelope in mostra a Roma
data: dal 19 settembre 2024 al 12 gennaio 2025
luogo: Parco Archeologico del Colosseo, Tempio di Romolo e Uccelliere Farnesiane (Via Sacra), Roma
orario: ottobre 9.00-18.10 / novembre, dicembre, gennaio 9.00-16.10
Il Parco Archeologico del Colosseo di Roma promuove Penelope, la prima mostra dedicata al personaggio omerico, a cura di Alessandra Sarchi e Claudio Franzoni, con l’organizzazione di Electa. L’esposizione è visitabile dal 19 settembre 2024 al 12 gennaio 2025 negli spazi delle Uccelliere Farnesiane e del Tempio di Romolo.
Attraverso più di cinquanta opere, ripercorre il mito e la fortuna della figura di Penelope. Un personaggio che giunge a noi, dalla remota età in cui affondano i poemi omerici, attraverso due tradizioni ugualmente potenti: quella letteraria e quella legata alla rappresentazione visiva. All’interno del percorso espositivo anche un omaggio a Maria Lai. Un’artista che ha messo al centro del suo lavoro le materie tessili, in collaborazione con l’Archivio e la Fondazione Maria Lai.
La mostra Penelope è il primo atto di una trilogia espositiva dedicata alle tre figure femminili più moderne dell’antichità, insieme ad Antigone e Saffo. Attraverso dipinti, sculture, rilievi, incunaboli e libri a stampa restituisce i diversi aspetti della figura di Penelope, della sua fortuna, antica e moderna. E delle domande che ancora ci pone sul ruolo e sulla condizione sociale delle donne.
Penelope e la donna nella cultura antica
La sua iconografia è caratterizzata da una postura malinconica. Frequente è anche la presenza del telaio con cui l’eroina tesse il famoso sudario per Laerte, il padre di Ulisse. Questa immagine ha attraversato i millenni e popolato il nostro immaginario.
Lo ha legato a un ideale normativo della donna, fedele al marito Ulisse e saggia custode della sua dimora-reggia a Itaca, ubbidiente perfino al figlio Telemaco appena ventenne. Ma a renderla affascinante sono la sua determinazione, resistenza e capacità di sognare.
L’ingegnoso stratagemma della tela fatta di giorno e disfatta di notte per posticipare il più possibile la scelta di uno fra i pretendenti, la complicità non detta ma evidente con le astuzie di Ulisse una volta ritornato in patria, sono solo alcuni dei tratti che la rendono una figura femminile sfidante rispetto alla condizione di oggettiva minorità qual è quella della donna nella cultura antica.
Foto fornita da Ufficio Stampa Comin & Partners – Rachele Mannocchi – Andrea Chirillo