Plinio il Vecchio ieri e oggi in una mostra nella sua Como
data: dal 3 maggio al 31 agosto 2024
luogo: Ex Chiesa di San Pietro in Atrio (Via Odescalchi) e Palazzo del Broletto (Piazza del Duomo), Como
orario: San Pietro martedì-venerdì 14.00-20.00 - sabato-domenica 10.00-20.00 / Broletto martedì-venerdì 14.00-18.00 - sabato-domenica 10.00-18.00
Il catalogo del mondo: Plinio il Vecchio e la Storia della Natura è la mostra visitabile a Como dal 3 maggio al 31 agosto 2024 presso l’ex Chiesa di San Pietro in Atrio e il Palazzo del Broletto, in occasione delle celebrazioni del Bimillenario Pliniano, promossa dalla Fondazione Alessandro Volta
Un racconto inedito dedicato alla figura e alla vita di Plinio il Vecchio, celebre come autore della Naturalis Historia, dall’antichità ai giorni nostri. Nato a Como nell’anno 23 d.C., Gaio Plinio Secondo, conosciuto come Plinio il Vecchio, è stato uno scrittore, naturalista, comandante militare e governatore provinciale romano, morto a Stabia nel 79 in seguito all’eruzione del Vesuvio.
Il coordinamento artistico è del Comitato nazionale per le celebrazioni dei 2000 anni dalla nascita di Plinio il Vecchio. A cura di Gianfranco Adornato, professore di archeologia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’esposizione ripercorre le vicende di Plinio il Vecchio. Mette in luce la straordinaria fortuna della sua opera attraverso i secoli e la sua attualità nella società contemporanea, impegnata in una profonda riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente e sul rapporto dell’uomo con la natura.
La mostra si diffonde in città a partire dalle prestigiose sedi dell’Ex Chiesa di San Pietro in Atrio e del Palazzo del Broletto. L’allestimento è a cura dell’architetto Paolo Brambilla. L’esposizione coinvolge anche vari luoghi cittadini attraverso un percorso open air, fino al nuovo spazio multimediale Vis Comensis.
Il percorso espositivo presenta oltre 40 opere provenienti dalle maggiori istituzioni museali italiane dalle principali istituzioni cittadine come la Biblioteca Comunale di Como e la Diocesi di Como. L’esposizione include inoltre opere di artisti contemporanei internazionali quali Luigi Spina, Fabio Viale, Giulio Paolini, Andy Warhol e Cy Twombly, ispirate a Plinio Il Vecchio.
Plinio il Vecchio a Como. le sezioni della mostra
Plinio e il suo tempo. Attraverso una galleria di ritratti imperiali e di ricostruzioni di alcuni luoghi iconici della Roma della Gens Flavia, si racconta il ruolo di Plinio nella società del suo tempo, la sua carriera politica e militare, il rapporto con il potere, i numerosi viaggi in Europa.
Plinio e Como. Numerosi sono i monumenti della prima età imperiale conservati nel Museo Civico Giovio di Como. In questa occasione, si racconta la storia della città, fondata da Cesare come Novum Comum, attraverso le voci dei suoi cittadini più celebri, le iscrizioni dedicatorie, i rilievi, le statue ritratto.
La Naturalis Historia e la sua fortuna. Tramite alcuni dei più importanti codici della Naturalis Historia, viene ricostruita la fortuna di questa opera dall’epoca tardo antica a quella moderna. Si mettono in luce alcuni momenti di svolta quali la prima traduzione in volgare da parte di Landino.
Nobilia opera a Roma. Si indaga il ruolo dei capolavori greci nel contesto urbano di Roma ma anche nella storia dell’arte antica. Si pone l’attenzione su singoli casi di ricezione di opere greche. Attraverso le copie romane di originali greci e le pitture, l’obiettivo è ripercorrere alcuni momenti di tale storia come riportata da Plinio medesimo.
I prodigi della natura. Le gemme. Le gemme rappresentano nella Naturalis Historia un microcosmo che incarna al massimo grado le meraviglie della natura. Alcuni esemplari antichi sono esposti in relazione al testo pliniano per illustrarlo e spiegare la grandiosità di questi oggetti, della natura e degli artisti che li hanno lavorati.
Il mito contemporaneo. Morte e fortuna di Plinio nel XX secolo. Plinio continua a ispirare scrittori e artisti contemporanei sia attraverso il mito della sua morte che attraverso l’unicità della sua opera, intesa a descrivere in maniera ordinata il mondo in tutte le sue manifestazioni naturali. L’ultima sezione è dedicata alla fortuna di Plinio, all’eruzione del Vesuvio e alla distruzione di Pompei ed Ercolano.
Foto © Carlo Pozzoni fornite e autorizzate da Ufficio Stampa ddlArts