radio design mostra bologna

Radio Design: come si sono evoluti gli apparecchi radio


data: dal 4 al 31 ottobre 2024

luogo: Fondazione Massimo e Sonia Cirulli (Via Emilia 275), San Lazzaro di Savena Bo

orario: Gruppi su appuntamento / utenza libera: due domeniche al mese con visita guidata

Radio Design: l’evoluzione estetica degli apparecchi radiofonici è il titolo della mostra allestita dal 4 al 31 ottobre 2024 alla Fondazione Massimo e Sonia Cirulli di San Lazzaro di Savena, presso Bologna. Nel mese di settembre è stata esposta all’ADI Design Museum di Milano.

L’evento, in occasione del 150° anniversario della nascita di Guglielmo Marconi e dei 100 anni dalla prima trasmissione radiofonica pubblica, offre un viaggio inedito nel mondo del design e della tecnologia radiofonica. Esplora i cambiamenti e le innovazioni che hanno caratterizzato questo affascinante settore. Più di 50 modelli provenienti dalla collezione privata del designer e ingegnere Davide Vercelli, progettista e curatore della mostra, testimoniano la rivoluzione che ha interessato il mondo della radiofonia. Si va dai primi apparecchi a valvole fino ai dispositivi più moderni.

Il percorso espositivo si snoda attraverso alcuni grandi temi della nostra società, interpretati anche dal mondo della radio. Ampio spazio è dedicato all’epopea di importanti aziende come Braun, Ducati e Brionvega. E ai contributi di autorevoli progettisti quali i fratelli Castiglioni, Zanuso e Sapper, Le Corbusier, Starck, Pantom e Loewy.

Radio Design: tra tecnologia, società e cultura

La mostra mette quindi in luce i cambiamenti di stampo tecnologico intervenuti con l’invenzione dei transistor. Ciò ha determinato la miniaturizzazione dei prodotti e l’effetto dell’innovazione tecnologica sul design. Ma evidenzia anche le evoluzioni dei materiali con l’avvento delle plastiche nei prodotti di massa, dalla bachelite sino ai tecnopolimeri più moderni.

La mostra indaga poi il ruolo del mezzo radiofonico sul piano socio-culturale. Da strumento di propaganda e di unità nazionale, necessità comune ma interpretata differentemente da Italia e Germania, alla radio modernista scaturita dal concorso lanciato da Gio Ponti fino alla Space Age degli anni Settanta.

La mostra si propone dunque come approfondimento critico con un focus particolare sul modo in cui il design degli apparecchi radiofonici abbia influenzato e sia stato influenzato dai cambiamenti sociali e culturali. Si articola così un racconto delle diverse “vite” della radio attraverso un’analisi puntuale dei contesti socioeconomici, delle storie personali e delle invenzioni dei progettisti che hanno contribuito all’evoluzione estetica e alla diffusione della radio dagli anni ‘30 sino ai giorni nostri. La radio come simbolo di modernità, strumento di propaganda, mezzo di intrattenimento e, oggi, dispositivo multifunzionale.

Foto: Brionvega FD 1101 – Achille e Pier Giacomo Castiglioni (1968)
Immagine fornita e autorizzata da Ufficio Stampa ADI Design Museum / Studio Roscio



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