salvatore scarpitta

L’arte di Salvatore Scarpitta in mostra a Milano


data: dal 2 dicembre 2021 al 17 febbraio 2022

luogo: Galleria A arte Invernizzi (Via Domenico Scarlatti 12), Milano

orario: lunedì-venerdì 10.00-13.00 / 15.00-19.00

L’artista Salvatore Scarpitta espone a Milano in una mostra personale presso la galleria A arte Invernizzi in Via Domenico Scarlatti 12, visitabile dal 2 dicembre 2021 al 17 febbraio 2022.

L’esposizione, curata dall’artista tedesco Günter Umberg con la consulenza di Luigi Sansone, indaga il rapporto che si istituisce fra le trenta opere esposte e fra esse e lo spettatore, offrendo una visione inedita sull’opera dell’artista. I lavori in mostra illustrano il fare creativo di Scarpitta dai suoi esordi fino al 1992.

Nella prima sala, al piano superiore, sono visibili opere che segnano il passaggio di Salvatore Scarpitta da una pittura materico-espressionista a una nuova figurazione. Questa si concretizza dapprima nelle tele estroflesse, come nei due Senza titolo (1957), e poi nelle bende e nelle fasce, come in Senza titolo (1958). I lavori di fine anni ’50 segnano un momento fondamentale nella ricerca dell’artista. Infatti, in essi si attiva l’idea di una produzione “astratto-reale”, che si discosta dal processo mimetico e che diviene funzionale alla logica del costruire, del muoversi in un territorio.

Il dialogo fra le opere esposte al primo piano è idealmente sintetizzato in quello fra l’Autoritratto in bronzo (1941), At Leo’s N.Y.C. (Annuncio mostra a N.Y.) (1965) e Face Stalker (1992). Le opere in legno nella seconda sala del piano superiore si pongono in correlazione diretta con i multipli in bronzo presenti sulla parete all’ingresso della galleria. E concatenano idealmente il percorso dei due piani espositivi, in un gioco di rimandi fatto di analogie e dissonanze.

Salvatore Scarpitta: altre opere

Al piano inferiore Gunner’s Mate (1961) porta all’estremo il gesto dei lavori basati sulla X bendata in rilievo, quali X Member (1961) e Panciera (1959). Il dialogo tra questi lavori e quelli realizzati successivamente come Red Friar (Sci ribelle) (1989-1990) lascia emergere la costante volontà di concretizzare nell’opera il continuum vitale dell’artista, del suo pensiero e del suo linguaggio.

Tale lavoro è presente insieme a opere quali Sal is racer (1985), una sequenza di fotogrammi estratti da uno dei video in cui Scarpitta compare in veste di pilota, Mrs. Hyde (Mr. Hyde) (1989) e Peat Bog Sled (1992). Quest’ultima opera consiste in slitte assemblate unendo diversi materiali con le fasciature ed evocanti l’idea del viaggio. Un viaggio inteso come partenza verso una meta che si spinge oltre il limite della realtà oggettiva. Ciò mostra come l’artista carichi ogni elemento fisico di valore simbolico. L’opera, che si genera a partire da un’esperienza totale vissuta in prima persona, entra a far parte di una narrazione strettamente individuale, in cui si fa punto di incontro tra arte e vita.

L’ingresso alla mostra di Salvatore Scarpitta è contingentato nel rispetto dei protocolli di sicurezza anti Covid-19.

Foto tratta da Aarteinvernizzi.it



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