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Nascita ed evoluzione della fotografia in un libro

8 Novembre 2021

La nascita e l’evoluzione della fotografia, dai primi dagherrotipi alle più recenti sperimentazioni digitali, la sua natura eclettica e l’impatto sulla storia dell’arte e della cultura. Questi i temi del libro Fotografia di David Bate, edito da 24 Ore Cultura per la collana Art Essentials.

L’autore, fotografo e saggista noto in tutto il mondo e docente alla University of Westminster di Londra, ripercorre la nascita e l’evoluzione del mezzo fotografico. E ne rivela le molteplici forme e l’influenza che hanno avuto sulla cultura visiva. Non per niente, la fotografia è stata definita un’arte democratica, perché è una tecnologia alla portata di tutti. Ma possedere una fotocamera non fa di ciascuno di noi un fotografo.

Attraverso l’analisi di alcune tra le migliori opere realizzate non solo dai grandi protagonisti della fotografia ma anche da autori poco conosciuti o addirittura dimenticati, David Bate ripercorre cronologicamente la storia di questo linguaggio artistico, soffermandosi sulle correnti stilistiche dalla prima metà del XIX secolo a oggi.

La fotografia secondo David Bate

Il volume di David Bate si apre con i primi esperimenti compiuti dai pionieri della fotografia. Tra loro, Joseph Nicéphore Niépce, Louis-Jacques-Mandé Daguerre e William Henry Fox Talbot. Si tratta di chimici che si cimentavano in complesse formule, calcolavano i tempi di esposizione, valutavano le condizioni della luce e la composizione delle immagini. Prosegue poi con il pittorialismo, uno dei primi movimenti artistici legato alla fotografia; e con le continue sperimentazioni delle avanguardie dei primi decenni del Novecento, tra cui il costruttivismo russo e il surrealismo francese.

E poi ancora la fotografia “umanista” del dopoguerra di Henri Cartier-Bresson e la nascita della fotografia istantanea grazie all’avvento della Polaroid, fino ad arrivare al movimento concettuale e postmoderno. A chiudere il percorso, la fotografia contemporanea, che vede una molteplicità di approcci e tendenze, e nuove tecnologie che espandono il concetto tradizionale di immagine.

Insieme all’approfondimento di autori e fotografie, Bate propone per ogni capitolo suggerimenti bibliografici essenziali per comprendere al meglio i principali argomenti trattati nel volume, nonché riferimenti a importanti mostre che hanno segnato un cambiamento di prospettiva, valori e approccio nel mondo della fotografia e dell’arte in generale.

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I fotografi di impatto

Nelle pagine del libro viene dato ampio spazio a fotografi che, con i loro scatti, hanno dato un volto a minoranze e comunità spesso emarginate. James Van Der Zee (1886-1983), ad esempio, è stato uno dei fotografi più importanti a operare all’inizio del XX secolo nel quartiere afroamericano di Harlem a New York. Le sue immagini sono una formidabile testimonianza della vita e degli amori della sua comunità.

Invece, Claude Cahun (1894-1954) è stata una fotografa d’avanguardia vicina ai surrealisti, che preferì abbandonare il suo vero nome, Lucy, per adottarne uno di genere neutro. Nelle sue opere si nota spesso una tendenza a smantellare le categorie di genere, evitandole o analizzandole. O ancora Nan Goldin (1954), riconosciuta come una maestra della fotografia a colori e icona per donne e artisti LGBTQ. Sempre provocatoria, Goldin nella sua opera più celebre, La ballata della dipendenza sessuale, documenta la vita di una cerchia di amici e familiari nel mondo della “sottocultura” newyorkese fra fine anni ’70 e inizio ’80.

Bate si discosta anche da un racconto di stampo euro-americano e include opere che hanno avuto un profondo impatto in ogni parte del mondo, come quelle di Tsuneko Sasamoto (1914), prima fotogiornalista del Giappone; dei coniugi Mu Chen e Shao Yinong (1961 e 1970) che fotografano spazi sociali in Cina risalenti all’epoca della Rivoluzione culturale degli anni ’60; e di Farah Al Qasimi (1991) che documenta i nuovi scenari culturali dei paesi arabi.

Foto in alto © Shao Yinong & Mu Chen, Xianglong
(stampa cromogenica, 122 x 168 cm, 2004).

Immagine fornita da Ufficio Stampa ddlArts