Grado Babo: come è nata l’unità di misura del mosto
11 Ottobre 2022Grado Babo. Da Klosterneuburg l’unità di misura del mosto diffuso in tutte le cantine è il libro di Sergio Tazzer, edito da Kellermann e uscito il 28 settembre 2022, che racconta la storia dell’unità di misura impiegata per definire il contenuto zuccherino presente in un mosto.
Espresso con il simbolo Kmw – da Klosterneuburger Mostwaage, in tedesco “bilancia del mosto di Klosterneuburg” – il Grado Babo è utilizzato prevalentemente in enologia. Esso deriva da una procedura sviluppata da August Wilhelm von Babo, da cui il nome in italiano. Un Grado Babo corrisponde a 10 grammi di zucchero (contenuto nell’uva) per ogni chilogrammo di mosto.
All’approssimarsi delle vendemmie, ogni anno, quando i viticoltori si incontrano le domande d’uso sono sostanzialmente due: “Com’è l’uva? Che grado fa?”. Per grado è sottinteso appunto il Grado Babo. Tazzer, scrittore, giornalista e membro ordinario dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, nel suo volumetto conduce il lettore in un viaggio alla scoperta dell’origine del Grado Babo, della sua diffusione e del suo inventore. Da oltre cento anni, infatti, questo nome fa parte della tradizione e del lessico dei vigneti e delle cantine. Però il grande pubblico non ne conosce l’origine.
Il Grado Babo e il suo inventore
Inoltre, il termine Grado Babo è legato a un semplice strumento di valutazione del contenuto zuccherino del mosto. Si tratta del densimetro, o più usualmente mostimetro Babo, il cui inventore, il barone August Wilhelm von Babo (1827-1894), direttore della cantina del complesso abbaziale di Klosterneuburg in Austria, è egli stesso parte della storia della moderna enologia.
Fu uno scienziato noto anche per i suoi studi sulle ampelopatie (malattie delle viti coltivate) che nell’Ottocento giunsero in Europa dal Nuovo Mondo. Ma soprattutto perché mise in piedi l’antesignana di tutte le scuole enologiche. Questa pubblicazione, attraverso la quale il lettore avrà la possibilità di scoprirne vita e imprese, gli rende un doveroso omaggio.
Sergio Tazzer, nato a Treviso nel 1946, già direttore della sede Rai per il Veneto, capo della redazione trentina e della redazione centrale del TGR a Roma. Studioso di storia contemporanea dei paesi dell’Europa centrale e balcanica, è autore di numerosi saggi sulla storia del Novecento, in particolare sulle vicende legate alla prima guerra mondiale.
Prima foto in alto: Rajesh Rajput / Unsplash.com