Le parole di Josè Saramago in un libro-intervista
19 Dicembre 2022La strada dei miei libri. Dialoghi con José Saramago di Carlos Reis, uscito a novembre 2022 per People, è il libro-intervista che raccoglie gli esiti dell’intenso scambio avvenuto nel 1997 tra Reis, professore dell’Università di Coimbra, e lo scrittore portoghese premio Nobel.
Suddivisa in otto capitoli, la conversazione delinea non solo la figura di Josè Saramago (1922-2010), ma anche e soprattutto quella dell’uomo, con le sue idee militanti e il suo modo peculiare di affrontare ed esprimere la realtà. L’indagine condotta da Reis non è mai neutra, ma costantemente guidata da un atteggiamento interlocutorio attorno a problematiche urgenti, dalle responsabilità dello scrittore in quanto cittadino, alla riflessione sul contesto dell’istituzione letteraria, sul linguaggio e sui generi, senza prescindere da quei sistemi ideologici che inevitabilmente finiscono per caratterizzarne l’opera.
Quella a cui Reis dà vita è un’intervista intensa e appassionata, capace di far emergere il Saramago più autentico. Scrittore onesto e coraggioso, essere umano scettico, a tratti pessimista, profondamente inserito nella realtà e nella storia.
Dice Saramago: “Questi sono libri in cui io, in quanto cittadino, per la persona che sono, di fronte al tempo, di fronte alla morte, di fronte all’amore, di fronte all’idea di un Dio che esiste oppure no, di fronte alle cose che sono fondamentali (e che continueranno a essere fondamentali), cerco di porre l’insieme dei dubbi, degli interrogativi, delle domande che mi accompagnano e che possono avere un carattere politico oppure possono essere interrogativi di altro tipo“.
Carlos Reis e Josè Saramago
Carlos Reis è professore ordinario presso l’Università di Coimbra, specializzato in letteratura portoghese del XIX e XX secolo. Autore di diversi libri, ha insegnato in varie università in Europa, Stati Uniti e Brasile. È dottore honoris causa della Pontifícia Universidade Católica do Rio Grande do Sul. Dirige l’Edição Crítica das Obras de Eça de Queirós e la História Crítica da Literatura Portuguesa. È stato direttore della Biblioteca Nazionale (1998-2002) e rettore della Universidade Aberta (2006-2011). È autore di numerosi saggi su Saramago e la sua opera.
José Saramago nasce ad Azinhaga (Ribatejo, Golegã, Portogallo) il 16 novembre 1922 e all’età di due anni si trasferisce con la famiglia a Lisbona. Pubblica il suo primo libro, Terra do pecado, nel 1947, all’età di 25 anni. Da quel momento scriverà diverse poesie e cronache, terminando, nel 1953, un romanzo che finirà nel dimenticatoio, Lucernario, e che verrà pubblicato postumo, nel 2011.
Perché Saramago diventi lo scrittore che conosciamo oggi bisognerà attendere diversi anni, fino a quando, dopo aver smesso di lavorare per il Diário de Notícias, decide di dedicarsi interamente alla scrittura e alla traduzione. Nel 1976 pubblica Manuale di pittura e calligrafia, nel 1980 Una terra chiamata Alentejo e poi altri romanzi, dando origine allo stile inconfondibile che caratterizza la sua scrittura. E che lo porta nel 1998 a vincere il Premio Nobel per la Letteratura poiché “con parabole sostenute da immaginazione, compassione e ironia ci permette ancora una volta di afferrare una realtà elusiva“.
Prima foto in alto: Wikipedia via Llegim.ara.cat