metro urban museum brescia

Metro Urban Museum: a Brescia la metropolitana è arte

22 Aprile 2025

Il MUM – Metro Urban Museum di Brescia è il primo metro urban art museum d’Italia. Un museo a cielo aperto ha preso forma nel deposito della metropolitana di Brescia in Via Magnolini e lungo le rotaie. Si tratta di circa 2000 metri quadrati di arte urbana, che si sviluppano in 600 metri quadrati di superficie verticale e 4 treni in transito nella città lombarda.

Un museo senza pareti, senza biglietti, accessibile a tutti e in continua trasformazione, che si apre alla città e ai turisti creando un ponte tra il patrimonio culturale e i linguaggi contemporanei. Dopo i contributi di Luca Font, J. Demsky e Joys, il 1° aprile 2025 Peeta, uno dei massimi urban artist, ha inaugurato l’apertura ufficiale del museo con l’opera Explicit Dynamics.

Con il suo intervento monumentale sulla facciata di uno degli edifici del deposito della metropolitana di Brescia e la decorazione di un intero treno, Peeta porta nel nuovo museo un’opera d’arte in movimento. Un murale che, con il suo caratteristico utilizzo di forme fluide e volumi intersecati, sembra esplodere dalla superficie, ridefinendo la percezione dello spazio architettonico.

Artista di fama internazionale, nato in Veneto nel 1980, Peeta (pseudonimo di Manuel Di Rita) porta così il suo contributo al Metro Urban Museum con un’opera che esalta la dinamicità e l’innovazione attraverso l’utilizzo del bianco e del rosso e un treno d’arte itinerante, in un’estensione “viaggiante” del suo stile.

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Il Metro Urban Museum di Brescia: nascita e sviluppo

Avviato nel 2023 in occasione del decennale della metro di Brescia e dell’anno di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura, il Metro Urban Museum è un progetto in costante evoluzione che intreccia il linguaggio della street art e dell’arte urbana con il tessuto cittadino, coinvolgendo cittadini e visitatori in un viaggio inaspettato e quotidiano.

Tutto ha avuto inizio con Connessioni di Luca Font, che nell’aprile 2023 ha segnato il primo capitolo di questa rivoluzione artistica con il suo tratto geometrico e minimalista. Un intreccio tra paesaggi urbani immaginari e visioni simboliche della mobilità.

Nel giugno dello stesso anno, è stato J. Demsky a riscrivere il codice visivo del museo con Hypr Metrobot™. Un’esplosione digitale che sembra emergere direttamente dagli anni Ottanta e Novanta. Forme e colori si sovrappongono, evocando la frenesia dei videogiochi arcade, l’accelerazione della nostra epoca, la fusione tra tecnologia e arte urbana.

Nel novembre 2024, è stata la volta di Joys, che con YARDA fonde lettering e geometria, disegnando un linguaggio tridimensionale che incontra l’architettura del deposito. Il verde, colore dominante della sua opera, dialoga con la città, con i suoi spazi, con chi la vive.

L’ingresso al MUM di Brescia è gratuito. Visite su prenotazione per gruppi (minimo 15 persone – massimo 50 persone). Durata della visita 45 minuti circa. Per info e prenotazioni: comunicazione@bresciamobilita.it.

Foto fornite e autorizzate da Ufficio Stampa HF4 – Marta Volterra – Valentina Pettinelli

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