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Archiviaggiando – L’eredità di Zaha Hadid

6 Aprile 2016

Il 31 marzo 2016 è scomparsa all’età di 65 anni Zaha Hadid, architetto iracheno naturalizzato britannico, una delle menti più brillanti del XXI secolo e prima donna a vincere il premio Pritzker, l’equivalente del Nobel per l’architettura.

Nata a Baghdad nel 1950, si era laureata in matematica a Beirut prima di trasferirsi a Londra nel 1972 e iniziare il suo percorso accademico tra rotoli di carta e matite, strumenti con i quali ha immaginato per oltre quattro decadi alcuni degli edifici più sorprendenti del pianeta.

Il rammarico è per i tanti che non vedranno mai la luce, intrappolati nei sogni della geniale Zaha. La gioia, invece, è per gli occhi di chi può visitare le sue numerose opere già compiute. La più vicina è il MAXXI di Roma, a Salerno è quasi ultimata la sinuosa stazione marittima mentre a Milano è ancora in costruzione la torre Hadid all’interno del progetto Citylife.

Se avete la possibilità, vale però la pena vedere l’Aquatics Centre di Londra, recarsi ai musei Phaeno di Wolfsburg e Riverside di Glasgow (nella foto), o ancora visitare la stazione della funicolare e il trampolino olimpico di Innsbruck, per non parlare della biblioteca di Vienna e dei tantissimi progetti ancora in costruzione, da Mosca ad Anversa, da Pechino a New York fino a Napoli, dove nei prossimi anni dovrebbe aprire l’avveniristica stazione ferroviaria di Afragola.

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