A inizio giugno è stata inaugurata a Bordeaux la Cité du Vin, opera nata dalla collaborazione tra un’agenzia di scenografi inglesi, la Casson Mann che ha curato interni ed esposizioni, e lo studio architettonico francese XTU.
Ed effettivamente non vi è aggettivo migliore di “scenografica” per descrivere la sinuosa struttura sorta nella capitale francese del “rosso”. Una elegante e sfarzosa torre trasparente si erge per 55 metri ondeggiando come il flusso del vino versato in un calice e dando forma a un enorme decanter dall’imponente anima lignea, ricoperto di 900 pannelli in vetro e da ben 2500 pannelli di alluminio placcato in oro.
Costato 81 milioni di euro, ci sono voluti 7 anni per costruire questo importante museo che prevede di accogliere almeno 450.000 visitatori all’anno nei suoi oltre 3000 metri quadri di spazi espositivi, dove sarà inevitabile cimentarsi in una serie di degustazioni. Numeri a parte, l’idea di una struttura che ricordi il contenitore della bevanda della quale si vuole far conoscere la storia non è nuova.
A Dublino, per esempio, l’attrazione turistica più visitata della capitale irlandese è proprio la celebre fabbrica della locale birra Guinness, un edificio di dieci piani i cui spazi distributivi sono contenuti in un enorme bicchiere in vetro dalla forma dell’inconfondibile boccale della nota scura celtica.