Se puoi immaginarlo, puoi costruirlo: sarebbe un buon motto per l’architettura del nuovo millennio, visto che l’evoluzione tecnica ha reso possibile realizzare opere di qualsiasi forma e dimensione, impensabili fino a pochi decenni fa.
Conferma tangibile la si può trovare soprattutto in quel Medio Oriente che ha fatto della maestosità delle architetture il suo biglietto da visita.
Negli Emirati Arabi, grazie alle ingenti risorse petrolifere, sono sorte città futuristiche in mezzo al deserto, corredate da originali isole artificiali, da torri che sfiorano il cielo e da strutture davanti alle quali anche affermare di restare senza fiato è limitativo. Un progetto che risponde a questa descrizione è la Crescent Moon Tower, edificio a forma di luna che si inserisce nello skyline dell’emirato di Dubai dando vita a uno scorcio da “Mille e una notte”: la Luna sulla Terra.
La grande struttura – alta 150 metri in vetro e acciaio – è stata progettata dallo studio americano Transparence House, e oltre a candidarsi al ruolo di edificio più fotografato di tutta Dubai, porta con sé in dote una dirompente carica simbolica, impregnata di significati religiosi ma anche letterari: d’altra parte chi vi si recherà potrà veramente dire di aver toccato la luna con un dito.