“La donzelletta vien dalla campagna in sul calar del sole, col suo fascio dell’erba; e reca in mano un mazzolin di rose e di viole, onde, siccome suole, ornare ella si appresta dimani, al dì di festa, il petto e il crine“. Con queste parole Giacomo Leopardi ci descrive il senso più profondo dell’attesa: il godersi il momento che precede un certo evento.
Gotthold Ephraim Lessing, scrittore e drammaturgo tedesco del diciottesimo secolo, sosteneva che “l’attesa del piacere è essa stessa piacere“. E anche il poeta marchigiano afferma che, il giorno che precede la festa è migliore della festa medesima: “Questo di sette è il più gradito giorno, pien di speme e di gioia: diman tristezza e noia recheran l’ore, ed al travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno“.
Il giorno che precede la festa rappresenta la fanciullezza che porta ogni individuo a traghettarsi nella vita adulta. Un percorso fatto di sogni, speranze, aspettative, desideri. Quando si è piccoli si desidera ardentemente di crescere. Per accorgersi poi che l’età adulta non è fatta solo di quella libertà tanto agognata, ma soprattutto di responsabilità e assenza di spensieratezza. E così, nel momento del raggiungimento di questa consapevolezza, ci si ritrova, come dice Leopardi, nel giorno in cui il trascorrere delle ore porterà un senso di tristezza e ciascuno ricomincerà a pensare al faticoso lavoro.
Ogni attesa è fatta di attimi
Diventa di fondamentale importanza vivere il momento presente, l’attimo, per godere di quello che accade in noi e intorno a noi. Sia nel momento dell’attesa che in quello in cui le cose sono portate a compimento. Pensate ai nove mesi in cui una donna porta in grembo un figlio. Oppure all’attesa per un viaggio, per un appuntamento, per un incontro importante.
Ogni attesa è fatta di attimi, di piccole e grandi trasformazioni, di sogni e desideri, ma anche di paure. È importante vivere ogni momento presente, essere nel qui e ora di ogni situazione per non farsi sopraffare dall’ignoto del futuro, dai timori che renderebbero difficile ogni situazione.
Quella che noi tutti conosciamo come ansia anticipatoria si insinua spesso nel periodo dell’attesa. È quella sensazione di paura che ci avvolge nel momento in cui ci accingiamo a fare qualcosa, spesso per la prima volta. Anche per curare questa forma di ansia, l’ingrediente principale è vivere il presente, ascoltare attimo per attimo, il periodo che ci porta alla realizzazione di un evento. Solo con queste forme di focalizzazione riusciremo a gestire al meglio la valanga di sensazioni ed emozioni che, in questa fase, ci travolgono.
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