lavanda

Lavanda: oltre la bellezza, tanti usi e proprietà

18 Giugno 2021

Pianta tipica della macchia mediterranea, la lavanda officinale (detta anche spico o lavanda a foglie strette) è una pianta suffruticosa sempreverde della famiglia delle Lamiaceae.

È nota fin dai tempi antichi per la bellezza dei suoi fiori. Infatti, da giugno-luglio (periodo di raccolta) fino a settembre, inondano i campi di lunghe spighe fiorite in sfumature viola-blu, saturando l’aria con il loro intenso e caratteristico profumo. Già nell’antichità Greci e Romani li usavano sia per l’igiene quotidiana (pratica da cui deriva il nome botanico Lavandula officinalis, ricavato dal gerundio del verbo latino lavare) sia per ricavarne infusi curativi e oli balsamici.

La tradizione giunta fino a noi tramanda l’utilizzo dei fiori secchi in particolare in sacchetti per profumare la biancheria e tenere lontane tarme e acari. La fitoterapia antica e moderna le attribuisce anche notevoli proprietà curative sia per uso interno che esterno.

Lavanda: dalla medicina alla cucina

Ben conosciuta per il suo effetto calmante sul sistema nervoso, la lavanda può essere combinata con altri rimedi sedativi in caso di ansia, agitazione, nervosismo, stress e insonnia moderata, irritabilità, o per mantenere il tono dell’umore. Invece, le proprietà antisettiche e antinfiammatorie sono di aiuto su infiammazioni delle prime vie respiratorie (laringiti e faringiti), asma bronchiale, candidosi, crampi muscolari, mal di testa ed emicranie.

Inoltre, grazie alle sue proprietà carminative e antispasmodiche, la lavanda può essere impiegata nel trattamento di disturbi digestivi di origine nervosa. Ad esempio, coliche, spasmi addominali e gonfiore derivato. Al suo olio essenziale, da applicare esternamente, sono attribuite moderate attività antimicrobiche, antibatteriche, antifungine e lenitive che lo rendono utile per problemi della pelle (come infezioni micotiche, prurito, piccole abrasioni e punture di insetti come vespe e api). Può essere applicato anche come rimedio contro i reumatismi, per accelerare la guarigione delle ferite e contrastare la formazione di cicatrici. Infine, applicato sul cuoio capelluto, ha un’azione antiforfora e sebo regolante, utile anche in caso di acne.

Oltre che in medicina la lavanda può sprigionare le sue proprietà, aroma e soprattutto sapore anche in cucina. I fiori di lavanda essiccati sono ottimi non solo nelle preparazioni dolci (biscotti, torte, plumcake, panna cotta e altri dolci al cucchiaio, confetture o come gusto di gelato) ma anche in quelle salate. Deliziosi risotti e gnocchi, su carne e pesce magari in abbinamento al rosmarino o altre spezie come il timo. Ma anche con ingredienti dal gusto dolciastro quali zucca, patata dolce e formaggi freschi come il caprino. La lavanda è perfetta, nella stagione estiva, per aromatizzare l’acqua, soprattutto se unita al limone.

Foto in alto: FinjaM / Pixabay
Foto al centro: Hans / Pixabay

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