3…2…1… si parte! Il momento delle tanto sospirate vacanze estive è arrivato. Mare, montagna, città d’arte, campagna. Non importa quale sia la meta. L’importante è rilassarsi.
Le aspettative sono quelle di staccare la spina da tutti gli impegni quotidiani, dalla routine, dai ritmi serrati delle nostre giornate. Per trovare finalmente uno spazio e un tempo da dedicare completamente a noi stessi. La testa deve essere liberata da impegni e pensieri; svuotare per poi ritrovarsi pronti a ripartire per una nuova stagione. Ma funziona realmente così?
Spesso infatti le nostre aspettative vengono disattese e il periodo delle ferie estive diventa un momento carico di stress. Può capitare che si concentrino in questo momento dell’anno tutte le ansie e le somatizzazioni di un corpo arrivato allo stremo: mal di testa, mal di stomaco, ansie, fino ad arrivare a veri e propri attacchi di panico.
Ci sono persone che non riescono a staccarsi dal lavoro, che non fanno altro che controllare le mail dell’ufficio e fanno fatica a mollare il controllo su quanto accade in loro assenza. Fino a sviluppare una vera e propria dipendenza dal lavoro, a tal punto da manifestare sintomi fisici da astinenza. Quali sono i rimedi? Quali le strategie per godersi il momento dell’anno tanto desiderato?
Vacanze estive: consigli utili per un riposo vero
Si potrebbe abbandonare il lavoro un po’ alla volta, non di colpo, in modo da permettere alla mente e al corpo di abituarsi lentamente. A volte i sintomi si presentano perché lo stacco da un ritmo all’altro è troppo brusco e non riusciamo ad adattarci nel tempo richiesto dal più breve periodo di vacanze. A volte siamo così abituati al senso del dovere che non riusciamo a concederci il piacere. In alcuni casi le vacanze sono così cariche di aspettative e di bisogno di recupero, da farci mantenere lo stato di tensione, oppure sono troppo programmate da non permettere di rilassarci.
Per prevenire l’insorgenza di spiacevoli sintomi, è necessario riconoscere quale sia la nostra difficoltà. Non sempre questo è possibile. Allora possiamo iniziare con qualche piccola strategia. Organizzare anche il tempo della vacanza e contrastare in questo modo la paura del tempo vuoto, dell’ignoto, della rottura di una routine che nella vita di tutti i giorni è la nostra sicurezza. Accettare che si tratta di piccoli cambiamenti, in un tempo limitato, quindi di una condizione che potremmo definire “protetta”.
Evitare di pensare al rientro, ai problemi lasciati a casa; evitare di controllare computer, tablet o smartphone. Vivere giorno per giorno, momento per momento, nel qui e ora, concentrandoci su quello che di bello accade. Non sentiamoci in colpa per rilassarci e divertirci. Del resto, dopo un anno di duro lavoro, ci meritiamo di staccare la spina. E ci meritiamo di divertirci e rilassarci con le persone giuste accanto. Anche la compagnia è importante. Anzi, spesso parte tutto da lì. Circondiamoci di persone piacevoli con le quali sentirci liberi di essere noi stessi. Viviamoci questo periodo come la giusta ricompensa, come regalo che facciamo a noi stessi, ricordandoci di volerci sempre bene. Diceva Oscar Wilde: “Amare se stessi è l’inizio di un idillio che dura tutta la vita”.
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