Luci e colori, giocattoli, fiabe e profumo di spezie. Nel mese di dicembre la casa si trasforma in un luogo incantato dove tutto può succedere. Si condividono con le persone care tradizioni e ricette di famiglia che si tramandano di generazione in generazione. E si entra in quel periodo dell’anno che vorresti non finisse mai.
Una cosa che faccio negli ultimi anni, anche se non rientra nelle tradizioni di famiglia, è l’Omino di pan di zenzero, o Gingerbread Man. Mi mette allegria e mi fa pensare alle atmosfere del Nord, ai tetti innevati, ai mercatini di Natale e al caldo profumo del vin brulé.
A differenza di quello che si può pensare, la preparazione dell’Omino di pan di zenzero non è originaria degli Stati Uniti né tedesca, dove vengono utilizzate molte spezie per la preparazione dei dolci. Fu invece la regina d’Inghilterra Elisabetta I, nella seconda metà del Cinquecento, a chiedere ai pasticceri di preparare dei biscotti con sembianze umane.
L’idea era quella di rappresentare tutti i diplomatici e i commensali di un cenone di Natale, un dono insolito che ebbe un grande successo. Di lì a poco iniziarono a essere prodotti anche fuori dalle cucine di corte. Ci sono tante storie intorno a questi Gingerbread Men. Una tra le tante è che si pensa abbiano il potere di far innamorare la persona a cui vengono donati.
La preparazione richiede pazienza e creatività ed è necessario procurarsi tutti gli ingredienti: farina, burro, zucchero, spezie (zenzero, chiodi di garofano, cardamomo e cannella) ma soprattutto, le formine a forma di omino!
Direi che è arrivato il momento di mettersi in cucina, preparare questi omini e regalare un sorriso.