Tim e Jeff Buckley erano due musicisti di talento. Tim e Jeff erano padre e figlio. Tim e Jeff non si sono mai realmente conosciuti. Tim e Jeff sono andati incontro a una tragica fine.
C’era una volta un bel ragazzo con una folta capigliatura riccia, il suo nome era Timothy Charles. All’età di diciotto anni sposò la sua compagna di scuola Mary Guibert. Dopo un solo anno, nel 1966, la coppia diede alla luce il piccolo Jeffrey Scott. Ma prima che la gravidanza terminasse, Tim decise di andarsene a New York con l’obiettivo di inseguire una straordinaria carriera musicale. E così abbandonò Mary.
Nonostante la fuga in the city that never sleeps, Tim non ebbe i successi sperati. Intanto, il piccolo Jeff non riuscì mai a conoscere veramente il padre, salvo qualche incontro sporadico ed estemporaneo. Ma in realtà un legame c’era, ed era rappresentato da qualcosa di più intimo: il fortissimo amore per la musica.
Come due vere rockstar, entrambi ebbero una morte non banale. Tim scomparve per un’overdose di eroina, aveva ventotto anni. Jeff, invece, ne aveva 31 quando annegò in un affluente del Mississippi. Aveva soltanto voglia di fare un bagno, ma da quelle acque non riemerse più.
Tim e Jeff Buckley:
Il padre aveva realizzato diversi album, senza però lasciare una significativa traccia. Il figlio incise un solo disco, Grace: un capolavoro. Nel 1975, a nove anni, assistette a quello che probabilmente fu uno dei suoi primi concerti dal vivo. Il Golden Bear era la sede del live show. Il protagonista: Tim Buckley. Un ragazzo dall’aspetto dolce e al tempo stesso triste, con una voce sublime e un ritmo a metà strada tra jazz e folk.
Jeff ne rimase estasiato, senza sapere che quella voce triste e dolce era dell’uomo che lo aveva concepito e abbandonato. Una serata che cambiò la vita al piccolo Jeff e instaurò quell’indissolubile legame tra i due.
Durante il funerale del padre, Jeff scelse di dedicargli lo struggente brano I never asked to be your mountain, la canzone che Tim aveva aveva scritto per dimostrare al figlio tutto il suo amore. Purtroppo, però, questa non è una favola e non si può terminare con un “e vissero felici e contenti”. Ma sicuramente la loro memoria rimane viva ogni qual volta le loro canzoni girano sui nostri giradischi.
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Foto in alto: Jeff Buckley / tratta da Capital.it