Il richiamo degli anni ’80 è fortissimo in questi tempi: nella musica, nella moda, nel cinema. E Bang Bang Baby non fa eccezione. L’ultima serie prodotta da Amazon Italia e ideata da Andrea Di Stefano è infatti ambientata nella provincia di Milano del 1986.
Alice (Arianna Becheroni) vive con la madre, operaia in fabbrica, in un paesino nelle campagne milanesi dove si sono trasferite dopo la morte del padre. Casualmente, però, viene a scoprire che in realtà suo padre, Santo (Adriano Giannini), è ancora vivo e che sua mamma Gabriella (Lucia Mascino) le aveva mentito per proteggerla dalla famiglia di Santo, parte della ‘ndrangheta calabrese infiltrata nel capoluogo lombardo.
Il richiamo della verità è però troppo forte, al punto che Alice decide di scappare di casa e andare a cercare il padre, entrando così nelle dinamiche pericolose della famiglia paterna, i Barone.
Bang Bang Baby: il richiamo degli anni ’80
Dal punto di vista estetico, la serie è un gioiellino. Un mix perfetto tra colori e stili rétro ed elementi moderni e contemporanei. Il neon, predominante all’interno delle riprese, fa da contraltare ai richiami visivi un po’ sbiaditi degli anni ’80.
Arianna Becheroni riesce a trasmettere tutto il malessere e la confusione interiore che inevitabilmente il suo personaggio, Alice, si trova a provare di fronte a cose più grandi di lei. Ma che impara a metabolizzare, affrontare e dominare. Se da un lato le vicissitudini la portano in contesti troppo pericolosi per un’adolescente, dall’altra questo percorso così rapido di maturazione le permette di diventare una donna forte e determinata.
Il cast di supporto, anche se definirlo così è riduttivo, è ben scelto e i personaggi talmente ben recitati al punto da sentirsi veramente all’interno della storia, al fianco dei protagonisti. La serie, disponibile su Amazon Prime Video, è composta da dieci episodi già disponibili sulla piattaforma.
Foto © Andrea Pirrello via Amazon Studios