Murder Mystery 2 è il sequel del film del 2019 Murder Mystery, sempre prodotto da Netflix e diretto da Jeremy Garelick. La pellicola riprende le vicende dei coniugi Nick (Adam Sandler) e Audrey Spitz (Jennifer Aniston), invitati allo sfarzoso matrimonio del loro amico Maharajah per riprendersi dalle avventure del precedente episodio. Tuttavia, come suggerisce il titolo, i due si ritrovano nuovamente coinvolti in un omicidio.
La trama del film non offre molte novità rispetto al primo capitolo, ma si rivela comunque divertente e ben strutturata. La coppia di protagonisti, ancora una volta, si dimostra affiatata e simpatica. Aniston e Sandler riescono infatti a creare una chimica naturale sullo schermo. Il cast di supporto, composto da nomi come Mark Strong, Adeel Akhtar, Mélanie Laurent e Dany Boon, si unisce al duo principale per creare una serie di personaggi eccentrici e colorati.
Murder Mystery 2: cosa va e cosa non va
Dal punto di vista tecnico, il film è ben realizzato, con una fotografia curata e scenografie lussuose. Tuttavia, alcune scene risultano piuttosto scontate e prevedibili, rendendo il risultato finale meno sorprendente di quanto potrebbe essere. Uno dei maggiori pregi è l’umorismo, che riesce a mantenere il ritmo e a far sorridere il pubblico per tutta la durata della pellicola. I dialoghi sono spesso taglienti e ironici, mentre le situazioni comiche sono sapientemente dosate e ben costruite.
Il problema con Murder Mystery 2, però, è che, nonostante l’intento di intrattenimento, non riesce a stupire il pubblico come l’elevato investimento finanziario avrebbe voluto. La scelta di ambientare alcune scelte in isole esotiche e quella di realizzare scene di azione imponenti a Parigi è un “what if” che lascia la pellicola tra l’essere una commedia e il voler essere un qualcosa di più.
In generale, Murder Mystery 2 è un film divertente e leggero, ideale per una serata in compagnia o per un momento di svago. Pur non offrendo molte novità rispetto al primo capitolo, la pellicola riesce comunque a intrattenere grazie alla bravura degli attori, alla cura della regia e all’umorismo ben dosato.
Foto: Netflix