Hai presente quell’aura di perfezione che avvolge i supereroi rendendoli simbolo di giustizia, lealtà e coraggio? Beh, dimenticala. The Boys, la serie originale Amazon Prime Video già rinnovata per una terza stagione, mette alla luce l’opportunismo, la sete di potere, il narcisismo e l’egoismo di chi invece dovrebbe salvare l’umanità.
Tratta dall’omonimo fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson e prodotta da Eric Kripke, la serie vede come protagonista una squadra di anti-eroi decisi a smascherare i Super mettendo in evidenza le loro debolezze e punendoli per i loro errori. Dopo aver visto il primo episodio la mia first reaction è stata “Shock!” (semi-cit.). Non solo per le scene splatter, i personaggi cazzuti o gli effetti speciali, ma anche per il completo ribaltamento di prospettiva rispetto a come avevo sempre percepito i supereroi, ad esempio quelli Marvel o DC Comics.
Il gruppo dei Seven, pagati dalla Vought International e trattati come star del cinema, gode di privilegi e di attenzioni che in realtà non meriterebbe, tutti guidati soltanto dal dio denaro e da sponsorizzazioni e attività di marketing. Quando Starlight riesce a coronare il suo sogno da bambina entrando a far parte dei Seven, scopre che in verità Patriota, Queen Maeve, A-Train, Abisso, Black Noir e Translucent sono tutto fuorché eroi. Tra violenze, omicidi e stupri realizza, a malincuore, che l’immagine che si era fatta dei Super era errata. Così decide di collaborare con Billy, Hughie, Marvin Milk e Frenchie: i The Boys.
Per noi spettatori, scoprire che anche i paladini della giustizia possono avere difetti, commettere reati e non essere infallibili ce li mostra più umani. Se inizialmente la sensazione può essere di sconforto e delusione, in realtà sapere di essere in qualche modo simili ci fa capire che nel nostro piccolo possiamo tutti essere eroi. Ognuno di noi, infatti, ha pregi e difetti, punti di forza e punti di debolezza. Tra Seven e The Boys la scelta non è facile, perché siamo un po’ entrambi. Ci facciamo forza e affrontiamo sfide e, allo stesso tempo, combattiamo contro i nostri demoni interiori per sopravvivere, per essere migliori.