salvare i murales the wallà millo

Salvare i murales dall’oblio del tempo: un progetto in Veneto

5 Giugno 2024

Il deterioramento del tempo e degli agenti atmosferici rischiano di cancellare migliaia di opere di street art in Italia. Nasce in Veneto un progetto pilota con lo specifico obiettivo di salvare i murales dall’oblio del tempo. A promuoverlo The Wallà, progetto di rigenerazione urbana partecipata promosso dal 2021 dal Collettivo BocaVerta a Vallà di Riese Pio X (TV), in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia.

Le esperte del gruppo di Scienze per la conservazione del patrimonio culturale di Ca’ Foscari hanno siglato con i promotori del progetto un accordo per lo studio e la conservazione dei murales. Il tutto con lo scopo di salvaguardare tali pitture, analizzando la composizione e il comportamento dei prodotti usati dagli artisti. Si mettono così in campo nuove linee di ricerca nel settore della diagnostica dei beni culturali.

Il tema è all’ordine del giorno oggi in Italia. Si stima che nel nostro paese vi siano migliaia di artisti che operano a livello professionale nella street art. La prima volta che se ne è parlato a livello mainstream è stato per le pitture murali di Keith Haring. Il salvataggio delle opere dell’artista americano è stato affidato a un team di scienziati dell’Università di Pisa. Cioè nella città dove dipinse il suo ultimo murale Tuttomondo sulla Chiesa di Sant’Antonio Abate.

salvare i murales the wallà alessandra carloni

Alessandra Carloni / Immagini fornite da Ufficio Stampa PK Communication

Salvare i murales: un’impresa difficile

L’impresa è complicata. I dipinti murali contemporanei, infatti, sono realizzati con materiali commerciali di origine sintetica. Questi sono scelti in base a considerazioni di natura artistica e non sempre per la loro durabilità. Le conseguenze a volte sono evidenti, da variazioni cromatiche al distacco della pittura. La sfida è comprendere la composizione dei materiali utilizzati per un murales e sapere quali azioni conservative svolgere fin dalla sua origine o in fase di restauro del dipinto.

A Venezia, l’Università Ca’ Foscari studia il fenomeno da una decina d’anni con la professoressa Francesca Izzo in prima linea. Il suo team promuove ricerche scientifiche sui materiali della street art. Il fine è studiarne la composizione e comprendere il loro comportamento nel tempo, nell’ottica di fornire linee guida per la salvaguardia e la conservazione di queste opere.

Il progetto per salvare i murale trova subito applicazione nella realizzazione di alcune opere a Vallà, in collaborazione con il Comune di Riese Pio IX, previste nell’estate 2024. Nel borgo trevignano è in atto da anni un programma di street art. L’idea è quella di inviare un team di professionisti durante la realizzazione dei murales ad opera degli artisti Tellas, Pixel Pancho, Franco Fasoli, Joys e Orion, tra giugno e settembre.

Prima foto in alto: Millo / Immagini fornite da Ufficio Stampa PK Communication

salvare i murales peeta ead

Peeta EAD / Immagini fornite da Ufficio Stampa PK Communication