San Lorenzo Nuovo, la mini città ideale dell’Alto Lazio

2 Aprile 2025

San Lorenzo Nuovo è un piccolo comune dell’Alto Lazio, in provincia di Viterbo, che sorge a nord del Lago di Bolsena, a pochi chilometri dal confine con Umbria e Toscana e da mete turistiche di rilievo come Civita di Bagnoregio e Orvieto.

Il paese, lungo la strada Cassia, è un esempio di città ideale di ridotte dimensioni, costruita ex novo nella seconda metà del Settecento in stile neoclassico seguendo un preciso piano urbanistico, in netto contrasto con i borghi circostanti, tutti di origine medioevale.

Nel corso dei secoli, l’Italia è stata terreno fertile per la nascita e lo sviluppo del concetto di città ideale. Un’idea che intreccia urbanistica, filosofia e utopia e che talvolta si è concretizzata in impianti che riflettessero un ordine armonico caratterizzato da equilibrio tra spazio, funzione e bellezza. Palmanova, Pienza e Sabbioneta sono solo alcuni degli esempi più noti.

Queste città non sono solo testimonianze storiche, ma anche manifestazioni concrete del sogno di una società migliore, regolata dalla razionalità e dal senso civico. Analizzare questi esperimenti urbanistici significa riscoprire una visione dell’abitare che unisce estetica e morale e che ancora oggi ispira il dibattito sul futuro delle città.

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Fonte foto: https://droneitalia.online/fotografie/san-lorenzo-nuovo-e-lago-di-bolsena/

San Lorenzo Nuovo: la storia

San Lorenzo Nuovo fu costruito su un pianoro affacciato sul Lago di Bolsena tra il 1774 e il 1778. Voluto dallo Stato Pontificio, il nuovo centro aveva come obiettivo il trasferimento degli abitanti di San Lorenzo alle Grotte, un borgo che sorgeva in una zona malsana più vicina alle rive lacustri e di cui tuttora rimangono alcuni ruderi, tra cui quello della Chiesa di San Giovanni in Val di Lago, a pianta ottagonale.

La scelta della riedificazione operata dalla Camera Apostolica era appoggiata dai papi Clemente XIV e Pio VI, nella certezza che il futuro paese avrebbe avuto un forte rilancio economico e demografico. Per attuare il trasferimento, si ricorse anche a espropri forzati.

Il progetto originario fu dell’architetto Alessandro Dori, morto poco prima dell’inizio dei lavori. Francesco Navone (1731-1804) fu allora l’architetto che si occupò del progetto definitivo e dell’esecuzione di un progetto che probabilmente richiamava alcuni esempi europei (come la piazza di Amalienborg a Copenaghen, in Danimarca) e rispecchiava il razionalismo formale dell’epoca dei Lumi.

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San Lorenzo Nuovo: asse est-ovest, Piazza Europa – Via Umberto I

L’urbanistica di San Lorenzo Nuovo

Fulcro dello schema urbanistico è la centrale Piazza Europa, caratterizzata da un disegno ottagonale. Le vie circostanti sono progettate in modo tale che si incontrassero tutte ad angolo retto. La piazza è attraversata da due assi: uno è la via Cassia, in direzione nord-sud; l’altro, est-ovest, è l’attuale Via Umberto I che collega la Chiesa di San Lorenzo Martire a quella di Santa Maria Assunta, entrambe progettate dal Navone.

San Lorenzo Nuovo rimase sempre un centro abitato di piccole dimensioni e in seguito proseguì il suo sviluppo senza seguire più le linee iniziali, rispettate soltanto nella zona circostante Piazza Europa. Non venne mai realizzato, inoltre, il progetto di ampliamento che prevedeva la realizzazione di una città fortificata a pianta rettangolare protetta da bastioni.

Il paese subì inoltre danneggiamenti durante le incursioni aeree della seconda guerra mondiale.

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Il progetto di ampliamento di San Lorenzo Nuovo mai realizzato / Fonte foto: cartellonistica turistica in loco.

Rigenerare San Lorenzo Nuovo: la Città Ideale Vegetale

Nel 2024 il Comune di San Lorenzo nuovo ha avviato il progetto di rigenerazione Città Ideale Vegetale, finanziato con fondi PNRR. Prevede la trasformazione di San Lorenzo Nuovo in un luogo dell’accoglienza per residenti, turisti, artisti e ricercatori, nonché di condivisione e incontro.

La metafora di Città Ideale Vegetale va ad affiancarsi al peculiare impianto urbanistico del paese, quello di Città Ideale Reale. Un impianto pianificato nella seconda metà del Settecento in seguito all’abbandono del preesistente centro abitato di San Lorenzo alle Grotte.

Le azioni prevedono la riorganizzazione della comunicazione turistica e la predisposizione di un’offerta culturale partecipata e integrata. L’obiettivo è valorizzare nel complesso le testimonianze storico-artistiche di un paese che gode di una posizione privilegiata, nel crocevia tra la Cassia e la strada Maremmana.