Stefano Bartezzaghi, un libro su linguaggio e rapporti sociali
3 Febbraio 2022Stefano Bartezzaghi, noto giornalista e semiologo, è l’autore del libro Senza distinzione, edito da People e uscito il 3 febbraio 2022 L’interrogativo al centro del volume è: quale linguaggio si parlerebbe in una società realmente paritaria?
Non solo: le parole offensive sarebbero proibite o nessuna parola sarebbe considerata di per sé offensiva? Basterà far diventare “razza” una parola vietata per far sparire i razzisti? Chi è malato e chi è in grado di curare, tra noi e la parola? “Chi parla male, pensa male e vive male” è una massima sensata o è lo sfogo violento di un personaggio nevrotico? Le parole sono poi così importanti?
È ponendosi domande come queste che Stefano Bartezzaghi cerca i presupposti delle idee che vanno diffondendosi sul linguaggio e sui modi con cui vi si rappresentano i rapporti sociali. Attraversa così i territori di tabù, stereotipi, identità, categorie, distinzioni, indagando sulla cura della lingua e sulla forza e potere della parola. Porta con sé due sole convinzioni: le parole sono cose e le parole sono cose che cambiano.
Scrive l’autore: “Quando nel 1989 un personaggio interpretato da Nanni Moretti ha rimproverato sino a schiaffeggiarla una giornalista per l’uso di espressioni come ‘tutto il resto’, ‘a pezzi’, ‘kitsch’, ‘alle prime armi’, ‘cheap’, ‘fuori di testa’, ‘trend negativo’ (espressioni oltretutto quasi anodine) l’inversione di ruoli fra malato e malattia è divenuta perfetta. La diagnosi che viene enunciata nell’occasione, “Chi parla male, pensa male e vive male”, è degna del dottor Kraus e davvero non lascia scampo: a chi la enuncia, però“.
Nato a Milano nel 1962, Stefano Bartezzaghi ha studiato semiotica all’Università di Bologna negli anni ’80 e ora la insegna all’università IULM nel capoluogo lombardo. Tiene rubriche di giochi di parole e cruciverba per la Repubblica e il suo supplemento, Il Venerdì. I suoi ultimi libri sono Banalità. Luoghi comuni, semiotica, social network (Bompiani 2019); Mettere al mondo il mondo. Tutto quanto facciamo per essere detti creativi e chi ce lo fa fare (Bompiani 2021).
Foto tratta da iicdublino.esteri.it.