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Straordinario successo per “Mutopia” al Teatro Caffeina di Viterbo

18 Dicembre 2019

Entusiasmante debutto al Teatro Caffeina di Viterbo per lo spettacolo Mutopia, organizzato dall’associazione culturale Viterboh, in cui l’omonima band ha presentato il suo disco in maniera coinvolgente e innovativa.

Doppio il sold out registrato in entrambe le repliche dello show, sabato 14 e domenica 15 dicembre 2019. Il pubblico, fin dall’ingresso in sala, è stato coinvolto dalla scenografia che, tra Ledwall di ultima generazione e sagome dei componenti del gruppo, si è ritrovato all’interno del mondo della Mutopia: un vero e proprio stato d’animo, una percezione teatrale che lega tutto lo spettacolo con gli arrangiamenti dei brani; un sound che va dal basso alla batteria, dai virtuosismi alle tastiere a due incisive chitarre, dal ritmo delle percussioni alla verve delle coriste.

La storia, cantata dalle voci di Daniele Ercolani e Simona Bucci, ha provocato riso ed emozioni vere, così come i testi che la compongono. Il mix di teatro e canzoni, di pari passo con l’ilarità degli attori, diventa serio in un climax di emozioni fino all’esplosione finale, un tripudio, una vera e propria Mutopia. Sul palco Daniele Ercolani, Simona Bucci, Andrea Frittelli, Maurice Flee, Roberta Sperduti, Valentina Bafanelli, Giuseppe Cosseddu, Massimiliano Ferri, Chiara Celestini, Giorgia Nicolamme, Michelangelo Gregori, Damiano Fabbri, Giorgia Bernardini. Regia di Rocco Pugliese Eerola.

Lo spettacolo è nato in seno al noto gruppo satirico Viterboh, autore della pagina Facebook di straordinario successo su cui si vuole far riflettere con il sorriso sui problemi della città. Il gruppo ha creato anche un’associazione culturale con il coinvolgimento di vari artisti nel suo progetto. Video a cura di SbobTv. Progetto grafico Majakovskij Comunicazione.

Molti, al termine della serata, hanno acquistato il CD, pronti a imparare a memoria le canzoni, riascoltarle e farle proprie. A questo punto si attende solo un tour per diffondere sempre più la Mutopia.

 

Foto di Paolo Cammillucci