“Tuscia Incantata”, il progetto per un turismo da favola
4 Settembre 2020Una canzone dal ritmo travolgente e il primo gioco di carte dedicato alla Tuscia: sono i primi due step del progetto Tuscia Incantata.
Una nuova proposta di itinerario turistico esperienziale che unisce i borghi ed i paesaggi più magici della provincia di Viterbo e del suo capoluogo, un tesoro nascosto e ancora in larga parte inesplorato. Un idea di turismo lento, costellato di cammini ed esperienze con l’intendo di attirare turisti che possano soggiornare a lungo nel territorio.
Il comitato promotore – composto da Fabio Cavini (presidente), Benedetta Di Carlo (vicepresidente), Federica Mancini (tesoriere), Elia Caprera e Chiara Frontini (componenti) – ha coinvolto dieci realtà in un percorso, da riunire sotto un unico brand all’insegna di fiabe, fantasmi e misteri: il bosco esoterico di Montecchio a Bagnaia, la cascata dell’Infernaccio a Grotte Santo Stefano, il “Borgo Sospeso” di Vitorchiano, il “Borgo Fantasma” di Celleno, Sant’Angelo “il Paese delle Fiabe”, Roccalvecce “Borgo Alchemico”, Graffignano con il Castello Baglioni, Sipicciano, il quartiere medioevale di San Pellegrino a Viterbo e Civita di Bagnoregio, la “città che muore”.
Tuscia Incantata: la canzone
Queste dieci perle della Tuscia compaiono nel brano musicale Tuscia incantata, il cui videoclip sta avendo un forte successo sui social. Un pezzo assolutamente estivo e orecchiabile, a ritmo di reggaeton, interpretato da Elia Caprera e Mammo Rappo, con Iliana Iannaccone protagonista femminile, regia di Alfonso Antoniozzi e video e post-produzione di Gianmarco Carvone.
Sono numerosi, infatti, gli artisti e i professionisti di vari settori che, fin dal lancio, sono messi a disposizione per supportare, ognuno con le proprie capacità e competenze, questo progetto di promozione territoriale.
Il logo, ad esempio, è stato ideato da Majakovskij Comunicazione e rappresenta l’occhiello di una serratura: la Tuscia Incantata è infatti un luogo segreto e misterioso tutto da scoprire, incastonato come un medaglione magico all’interno di motivi ornamentali che ricordano, tra gli altri, i giardini di Villa Lante.
Tuscia Incantata: The Game
Al successo della canzone ha fatto immediatamente seguito la seconda tappa del percorso di costruzione dell’identità connessa al fil rouge dell’incanto della magia: The Game, il gioco di carte che farà conoscere i personaggi identitari di Viterbo e dei borghi coinvolti. Uno strumento insolito per divertirsi e socializzare,.
Si tratta di un gioco con 28 carte, a cui possono prendere parte da 2 a 8 giocatori. Le carte sono divise in tre tipologie: poeti, venditori e borghesi. I poeti sono i personaggi “mitologici” dei borghi, quelli rimasti nella storia della comunità, come ad esempio Alfio e la Caterinaccia per Viterbo, “Sette” per Celleno e molti altri. Ogni personaggio delle carte ha un proprio punteggio e alla fine di ogni mano vince chi ha il punteggio più alto. Ogni vincitore conquista una delle lettere che compongono la parola TUSCIA. L’obiettivo è quindi vincere 6 mani per completarla. Se si gioca in un elevato numero di giocatori, è possibile stabilire che il vincitore sarà chi raggiunge un certo punteggio, scegliendo numeri simbolici che rappresentano date importanti per ciascun borgo: per Viterbo, ad esempio, il traguardo è 70, perché il 1270 è stato l’anno in cui fu scoperchiato il tetto del Palazzo dei Papi in occasione del conclave più lungo della storia.
A partire dal 7 settembre 2020, sarà svelata una carta a settimana, completando il mazzo entro Natale per avere così un gioco inedito da provare durante le prossime festività.
Identità e promozione condivise
Tuscia Incantata vuole incentivare lo slow tourism nel Viterbese “attraverso cammini, esperienze ed emozioni – spiega il responsabile Fabio Cavini – Una nuova offerta dove fare rete è un paradigma, nell’ottica dell’aumento della permanenza media dei turisti nel nostro territorio, oltre che di una qualificazione e differenziazione dell’offerta. Il progetto nasce in una logica condivisa ‘dal basso’ con i territori e i residenti, perché i primi promotori di questa terra sono proprio gli abitanti con i loro sorrisi. Sarà quindi un percorso di identità e promozione condiviso, come ogni progetto strategico che mira ad avere un impatto duraturo e sostenibile nel tempo“.
“In questa prima fase – aggiunge Chiara Frontini, componente del team – stiamo lavorando sulla componente della consapevolezza: i cittadini dei borghi della Tuscia Incantata devono essere consapevoli di vivere in una terra ricca di bellezza e dal forte carattere onirico ed evocativo. Affermare il naming Tuscia Incantata è fondamentale per costruire solide basi di promozione. Dobbiamo essere tutti consci di vivere in una terra incantevole ed agire quotidianamente per valorizzarla e farla conoscere“.