Vetrya, il Corporate Campus di Orvieto ora è più grande
16 Febbraio 2018A tre mesi esatti dalla presentazione dello scorso 15 novembre, il Corpo B del Corporate Campus di Vetrya a Orvieto è diventato realtà.
La sede del gruppo italiano nato dalla visione di Luca Tomassini e Katia Sagrafena, quotato in Borsa e leader riconosciuto nello sviluppo di servizi digital, applicazioni e broadband, raddoppia i suoi spazi e si apre sempre di più alla comunità e al territorio. In un’affollata cerimonia, è stato inaugurato il nuovo blocco di ambienti e strutture all’ultimo grido, 3500 metri quadrati di allestimenti cool – tra minimalismo, colori pastello, gadget, esposizioni di apparecchiature d’epoca e anche opere d’arte contemporanea – che fanno tanto azienda hi-tech della Silicon Valley, giustificando così l’epiteto che più volte è stato assegnato all’azienda, quello di “Google dell’Umbria”. Tra l’altro, Vetrya ha anche una sede a Palo Alto in California.
Area sviluppo, customer care, demo hall ma anche biblioteca, auditorium, caffè, zona digital detox dove ogni connessione è bandita, uffici un po’ atelier un po’ museo, store per il merchandising (presto anche in e-commerce) e un’area formativa dedicata ai ragazzi delle scuole con un interessante percorso attraverso la storia della radio e della tv. Tutti spazi progettati e realizzati per creare le migliori condizioni di lavoro possibile in un clima disteso e informale, tanto da conquistare più volte nel corso degli anni le posizioni di vertice nella graduatoria Great Place to Work dedicata alle imprese in cui si lavora meglio.
Il ricordo di Eugenio Fumi
L’inaugurazione del 15 febbraio 2018 è iniziata con la commemorazione del professore, scienziato e imprenditore orvietano Eugenio Fumi, scomparso all’inizio dell’anno, a cui è stato intitolato il piazzale antistante il Corporate Campus di Vetrya, che sorge nella spianata ai piedi della rupe di Orvieto tra le frazioni di Sferracavallo e Fontanelle di Bardano. Fumi, che aveva ottant’anni, è stato il fondatore della Itelco, leader mondiale nelle trasmissioni radiotelevisive.
Dopo lo scoprimento della targa, durante la presentazione avvenuta nel nuovo auditorium – anch’esso intitolato a Fumi – è stato proiettato un breve documentario che ripercorre vita e successi dell’imprenditore, “un esempio forte di genialità e determinazione – ha detto il fondatore, presidente e CEO di Vetrya, Luca Tomassini – a cui molti di noi devono tantissimo. Avremmo voluto dedicargli il Vetrya Lab, uno spazio con persone a disposizione con cui portare avanti molti progetti innovativi, ma purtroppo non ci siamo riusciti. Così gli abbiamo intitolato la piazza antistante a Vetrya, l’auditorium interno e l’area ricerca e sviluppo, perché lui era l’uomo della ricerca e sviluppo”.
Territorio, talenti e formazione
Al pari delle precedenti occasioni, anche la presentazione del Corpo B è avvenuta con un talk di Tomassini in stile Apple, che ha focalizzato l’attenzione sull’importanza di “creare valore sul territorio, perché gli imprenditori hanno una responsabilità sociale che si esplica nella creazione di posti di lavoro e nell’aiutare i giovani a entrare nel mondo digitale, perché il digitale migliora la qualità della vita, fa funzionare meglio le imprese e la pubblica amministrazione e in generale continuerà a rivoluzionare le nostre vite“.
Vetrya conta su un team di 110 persone altamente selezionate, di cui il 43% donne (“puntiamo al 50%“, ha detto Tomassini), un’età media e una certa predisposizione ad assumere eccellenze che vivono in zona. “Ma oltre all’attenzione per il territorio – continua – siamo sempre più presenti a livello internazionale, con sedi in USA, Malesia, Brasile, Spagna. Grazie al cloud computing riusciamo a portare ovunque le nostre soluzioni tecnologiche che partono dal ‘dna’ di base della distribuzione del video tramite internet, aspetto che è al centro di tutto come si può riscontrare qui nel Corporate Campus. Crediamo che l’Italia possa fare da traino per il progresso tecnologico e non limitarsi a seguire altri paesi: negli ultimi quindici anni ciò che ha creato posti di lavoro è stato Internet. Se c’è disoccupazione, è soltanto perché si investe poco sul digitale“.
Si punta molto sulla formazione e sulla ricerca di talenti e cervelli per portare avanti un progetto di impresa e un modello di business che continua a far parlare di sé in Italia e nel mondo. A tal scopo Vetrya ha creato presso la prestigiosa università LUISS di Roma, all’interno del nuovo corso di laurea in Management e computer science, la cattedra di Intelligenza artificiale e machine learning, aspetti fondamentali per l’industria 4.0 e che Vetrya applica soprattutto al mondo del video.
Il Corpo B di Vetrya
Tornando al Corporate Campus orvietano, per Tomassini e Sagrafena l’inaugurazione del Corpo B “è un altro sogno che si avvera. Nel nostro progetto, ci siamo proposti di fare il contrario delle nostre precedenti esperienze professionali. Per questo a Vetrya non si timbra il cartellino, si può scegliere il proprio periodo di ferie, c’è attenzione per le famiglie e si hanno a disposizione strutture come queste che apriamo oggi e come quelle già esistenti, tra cui gli impianti sportivi. Se l’ambiente e le condizioni di lavoro sono ottimali, sarà più facile ottenere risultati professionali e umani positivi“.
Un quartier generale invidiato in tutta Italia e oltre, in cui fin dall’ingresso si ha l’impressione di trovarsi in una grande azienda statunitense del digitale, mentre invece tutto questo è diventato realtà nella piccola Orvieto, ai margini dell’Umbria. Il Corpo B si trova esattamente accanto all’altro, nell’edificio che in parte ospita ancora la Itelco. Aree funzionali dedicate all’interazione tra persone, stili di vita e tecnologie digitali, secondo una formula innovativa di integrazione e condivisione dell’esperienza e della filosofia imprenditoriale di Vetrya con la comunità locale e la vocazione internazionale dell’impresa.
Per scoprire il nuovo Corporate Campus di Vetrya non resta che fare un salto a Orvieto. Indirizzo: Via dell’Innovazione, of course.
Francesco Mecucci